La preside di una scuola in Emilia Romagna è stata costretta a sospendere le lezioni per mancanza di personale Ata, impegnato nello sciopero per la conoscenza e la promozione della dieta dei gruppi sanguigni.
Lo sciopero nazionale è stato indetto dal sindacato Saese e si riferisce ad una dieta priva di basi scientifiche. Il sottosegretario all’Istruzione Sasso ha commentato la vicenda.
“Sono state messe in campo risorse umane e finanziarie senza precedenti per assicurare la ripartenza in presenza dell’anno scolastico. Governo, lavoratori, parti sociali, famiglie sono impegnate quotidianamente affinché i nostri ragazzi possano vivere in pienezza il loro impegno didattico. Dopo circa due anni di deprivazione culturale e di scuole chiuse stiamo a fatica uscendo dal tunnel e una scolaresca rimane a casa per uno sciopero per la “dieta sanguinea”?” esclama.
“Risulta totalmente inaccettabile che, come accaduto in una scuola primaria emiliana, si blocchino le lezioni per motivazioni risibili e incomprensibili. Uno schiaffo a tradimento al mondo dell’istruzione e a tutto il Paese, che sta mettendo in campo sforzi straordinari per uscire dall’incubo pandemia” prosegue.
“Su questa storia voglio vederci chiaro, è mio diritto e lo è anche delle famiglie e degli stessi alunni. Qualcuno dovrebbe davvero vergognarsi. Chiedere scusa ai bambini, alle famiglie e vergognarsi” conclude.