Il Ministro dell’Istruzione Bianchi torna a parlare di scuola affettuosa.
“Ogni tanto bisognerebbe educare di più i nostri ragazzi a quell’orgoglio, alla capacita cioè di un paese che mette insieme mille esperienze e che però fa fatica a farle diventare orgoglio nazionale” esordisce.
“L’anno prossimo sarà dedicato a questo, faremo mille, duemila, tremila gemellaggi. Bisogna che ogni scuola d’Italia possa imparare da ogni altra scuola d’Italia” continua.
“La nostra scuola è aperta, inclusiva e affettuosa, non il luogo dello scontro ma degli affetti, e il primo degli affetti è l’ambiente. Del luogo in cui non solo dobbiamo vivere ma il luogo in cui dobbiamo far vivere tutti coloro nei cui confronti vogliamo essere affettuosi” prosegue.
“Questa idea di ambiente metterci alla ricerca dell’ascolto. Siamo stati incapaci di ascoltare in questi anni, ultimamente nascondendoci dietro al dito c’è stato il virus, mentre per anni abbiamo coltivato l’individualismo, incapace di ascoltare perfino il suono del mare. il peggiore dei virus. Da qui riparte la nostra scuola, che si ri-genera, guardando in avanti” dichiara.
“Abbiamo messo oltre 3 miliardi in nuove scuole – prosegue Bianchi – e ne metteremo altri 10 per permettere di avere una scuola che non sia un corridoio di porte chiuse ma un luogo in cui si va alla scoperta. Ma dobbiamo farlo insieme perché quando si fa insieme scopriamo che il nostro è un grandisssimo Paese, un Paese che è capace di correre il rischio della sperimentazione. Ma dobbiamo dalla sperimentazione farlo diventare sistema” aggiunge.
“E allora, l’anno prossimo mentre in tutte le nostre scuole crescerà il bosco e in tutte le scuole, compreso il cortile del Ministero, ci sarà l’albero della legalità, noi dovremo fare mille gemellaggi. Dobbiamo ricucire il Paese, perché l’Europa ha bisogno di noi, ci sono venti di guerra ma contro i venti di guerra quello che si deve fare è fare un’operazione importante, ricucire noi stessi e il nostro orgoglio di essere in una Repubblica non solo pienamente democratica ma che è portatrice nel mondo della bandiera della democrazia” conclude.