Il presidente del sindacato dei pediatri (Fimp), Paolo Biasci, si esprime in merito ai tamponi per la riammissione a scuola.
“Purtroppo, al contrario di quanto promesso in estate, il territorio non è stato rinforzato. Bisogna sveltire il percorso dei tamponi, eseguirli rapidamente e rapidamente refertarli. Invece,ovunque ci sono famiglie che si lamentano perché aspettano il test troppo a lungo. E hanno ragione” dichiara Biasci al quotidiano “La Repubblica”.
In merito ai sintomi: “Febbre, tosse,cefalea, dolori muscolari, raffreddore, ma intenso. Non basta uno starnuto, come credono alcune maestre, ma ci deve essere muco e congestione nasale. Anche la gastroenterite è un sintomo, ma pure in questo caso non deve esaurirsi in un solo episodio di vomito o diarrea”.
Biasci continua che i pediatri devono richiedere il test “subito, appena vengono riferiti i sintomi, e non aspettare che il problema si evolva. Anche perché se i sintomi scompaiono dopo due giorni il tampone va fatto comunque, altrimenti il bambino non torna a scuola perché il medico non può attestare che il coronavirus non c’è”.