Sui media si era parlato di un taglio netto al bonus Renzi di 80 euro istituito da Renzi per i dipendenti statali e il Ministro del Lavoro Di Maio si era trovato costretto a smentire.
Ora sulla notizia emergono nuovi particolari. La notizia, che riguarda anche i dipendenti della scuola, era stata così commentata da Di Maio: “Via 80 euro? Non so chi se l’è inventata”. Il bonus di 80 euro viene percepito dai dipendenti pubblici con reddito annuo tra i 24.600 e i 26.000 ed ha creato sempre difficoltà, poiché chi supera il reddito massimo dovrebbe comunicarlo in tempo se non vuole che gli venga scalato dalla busta paga. Ora non si parla più di eliminazione, ma di aggiustamenti tecnici.
Il viceministro all’Economia Massimo Garavaglia ha commentato a Reuters: “Quanto al bonus di 80 euro è molto meglio avere una riduzione strutturale delle asse piuttosto che un bonus che resta sempre appeso”. Il modello, confermato anche dal Sole 24 Ore, sembra quindi essere quello degli sconti fiscali.
Giovanni Tria, Ministro dell’Economia, ha recentemente dichiarato in un’intervista che il bonus Renzi va rivisto “anche per ragioni di riordino tecnico” (per le complicazioni che produce ogni anno con il cambio di platea) e “con la garanzia che nessuno perda nel passaggio dal vecchio al nuovo. Non si tolgono gli 80 euro ma vengono messi come riduzione fiscale anziché come esborso.”