In una lunga intervista al quotidiano La Verità, il ministro Bussetti dà una serie di risposte che danno aria di novità alla scuola. Parla di settimana corta, di armadietto in classe, e ancora di un carico non troppo pesante di compiti a casa, ma anche di un netto rifiuto per gli abiti poco decorosi un classe.
Il Ministro infatti vede molto di buon occhio l’idea di una scuola aperta dal lunedì al venerdì ed anche quella di un carico non eccessivo di compiti a casa. Inoltre non si spiega affatto perché gli armadietti, previsti nelle scuole di infanzia, debbano poi sparire nei successivi gradi di studio. E a riguardo fa notare: “Ridurrebbero il peso dello zaino abituerebbero a custodire le proprie cose, a rispettare quelle altrui“.
Del tutto contrario invece agli abiti non consoni dei ragazzi per andare a scuola. Secondo lui si tratta di questione di rispetto verso le Istituzioni nonché verso gli insegnanti. Riguardo ai jeans strappati in particolare dice: “A me non piacciono, ma rispetto la libertà di tutti. Sempre con decoro, però“. Ed in generale aggiunge: “La moda è moda, ma ci vuole attenzione“.