“Chi Tiene Gesù Fuori dalle Scuole Non È un Vero Insegnante”, il Verdetto di Matteo Salvini

Con l’arrivo del Natale ritornano le polemiche sulle decisioni delle scuole di preparare i presepi al loro interno. Anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini ci ha tenuto a dire la sua.

gesù fuori dalle scuole

Ai microfoni della trasmissione di Rtl 102.5 “No stop news” ha così commentato la decisione di alcune scuole di non fare il presepe o non cantare canzoni natalizie perché non rappresentano tutte le religioni degli studenti: “Non penso che Gesù bambino o Tu scendi dalle stelle possa dar fastidio a qualcuno. Il Natale è una festa così bella che penso possa abbracciare tutte le fedi e tutte le religioni. Chi tiene Gesù bambino fuori dalle porta della classe non è educatore”. Il messaggio era diretto direttamente “ai maestri che lavorano nelle nostre scuole”. Secondo Salvini chi “tiene Gesù bambino fuori dalla porta delle scuole sbaglia”.

Nell’intervista il ministro ha parlato anche di altri argomenti, come quello delle pensioni, dichiarando che chi deciderà di aderire alla quota 100 non sarà penalizzato: “Non è vero, ma è evidente che chi va via prima non porta anche i contributi che non ha versato. Nessuna penalizzazione”. E’ poi passato a parlare della manovra varata dal governo e alle trattative in corso con l’Ue: “L’Europa non può dirmi ‘devi fare 1,9%’ nel rapporto deficit/Pil, deve chiedermi come uso i soldi. I tecnici stanno limando, poi arriverà il numeretto ma se mi dicono che i soldi che abbiamo messo sono di più di quelli che servono per avviare ad esempio quota 100, allora la cifra restante verrà impiegata in altro modo.

Inoltre Salvini ha annunciato novità in tema di Fisco: “Due imprenditori su tre mi chiedono tagli alla burocrazia. Per questo verrà rivisto il codice degli appalti e sarà fatta una revisione totale della burocrazia. Entro l’anno, inoltre, anche buona parte dei debiti degli enti locali verso privati si riuscirà a farli pagare. L’obiettivo che resta, poi, è quello di una tassa unica al 15% per lavoratori dipendenti”. Riguardo il tema del taglio delle accise, annunciato più volte da Salvini ma non presente nella manovra, il ministro ha dichiarato: “Abbiamo bloccato gli aumenti previsti dai precedenti governi. Resta il mio impegno a cancellare le accise più vecchie e non ne metteremo delle nuove.

Sul caso dell’emendamento presentato dal relatore del M5s alla manovra e contestato dal Pd, con cui si ipotizza la possibilità di una nuova accisa sulla benzina per i cittadini liguri per il 2019, Salvini ha affermato: “Sulla Liguria mi sembrerebbe irrispettoso mettere un’accisa in più”. Riguardo le alleanze, il leader della Lega lascia aperti più fronti: garantisce che con i 5 Stelle manterrà l’impegno “per un governo di cinque anni”, ma al contempo non dimentica Forza Italia e il suo esponente di punta: “Berlusconi ritengo sia un grandissimo, ritengo che abbia fatto cose enormi in Italia e all’estero, in politica, nello sport, nell’editoria. Però io ragiono con la mia testa, ho fatto una scelta anche rischiosa di mettermi in gioco e questo farò, non ha bisogno di rinsavire”, ha concluso.

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