Le droghe sono da sempre un argomento molto dibattuto in ambito politico. C’è da aggiungere però che si è creata molta confusione al riguardo. Alcuni mesi fa il Ministro Lorenzo Fontana ha portato alla luce un curioso e alquanto bizzarro studio sulla cannabis light: «Prendendo circa 20/30 grammi di cannabis light, si può arrivare ad estrarre una quantità di THC considerato alterante, come quello contenuto in una “canna” normale. Il metodo è semplice: servono quella quantità di prodotto, un estrattore a gas butano, facilmente acquistabile sul web, e un po’ di pazienza per la ricerca su internet del metodo di realizzazione migliore. Una volta fatto, dai 20/30 grammi si può tirar fuori la quantità di THC necessaria per confezionare una canna “classica”. Circa 25 grammi di concentrato resinoso. Il tutto in modo legale e in soli quindici minuti».
Vien da sé che, il metodo descritto dal Ministro, è dispendioso sia in termini di tempo che in termini monetari. Il Ministro Fontana però ora è affiancato in questa lotta dal Leader della Lega Salvini, che si dice ben intenzionato a monitorare i negozi di cannabis light.
Al riguardo si è espresso anche Leu: «Per Salvini la droga è l’emergenza nazionale, peccato che come al solito si accanisce sui consumatori e non sui trafficanti. Nel caso dei cannabis shop poi arriviamo ad un vero e proprio accanimento contro rivenditori legali, non spacciatori. Salvini sempre in giro in campagna elettorale e a fare sempre propaganda non si è accorto che la criminalità organizzata ha rialzato la testa e che nel nostro Paese, da nord a sud, le sparatorie sono tornate all’ordine del giorno come qualche decina di anni fa. Faccia il ministro dell’Interno e non della paura».
Anche il Premier e Di Maio non si sono detti d’accordo con il Ministro Salvini. Conte ha dichiarato: «Ho un’agenda con un ordine del giorno molto fitto, questo non è all’ordine del giorno» mentre Di Maio si è espresso in questi termini: «Oltre a fare questo lo pregherei anche di chiudere le piazze di spaccio della camorra, della mafia».