Il 2019 è alle porte. Il mistero che lo circonda entusiasma chiunque. C’è chi spera in nuove opportunità lavorative, chi in una situazione economica più florida, altri in una vita un po’ più serena. In questa sede però cosa ci si può aspettare?
Il 2018 non è stato un anno particolarmente felice per gli insegnanti d’Italia. Molte sono state le notizie sconvolgenti che li hanno visti protagonisti. Forse il più emblematico è stato il caso della docente colpita a sediate. Ma anche il ragazzo che strilla al docente: «Mi metta 6, qui comando io!» resterà sicuramente impresso nella memoria.
Da queste poche righe una cosa appare evidente: i docenti sono alla mercé degli studenti e dei genitori degli alunni. Quindi cosa ci si può aspettare da questo nuovo anno? Si spera in un cambiamento evidente.
Innanzitutto si augura un maggior rispetto per questa professione. Un docente infatti non è solo un insegnante: educa, fa da confidente, consiglia, consola, rallegra. E poi fa da psicologo, da medico, da baby sitter (questo perché molti genitori considerano le scuole come un parcheggio per bambini).
Per questi motivi quindi l’insegnante dovrebbe essere trattato come merita. Sembra quasi ridicolo doverlo scrivere. Inoltre, in virtù della grossa mole di lavoro che svolge giornalmente, si può sperare in una situazione economica più soddisfacente in questo 2019. Sogni vani? Probabilmente.
Io personalmente, come articolista, mi auguro di scrivere in questa sede più articoli piacevoli in questo 2019. Mi auguro di poter raccontare belle storie di inclusione e di successi scolastici, piuttosto che parlare di violenze o situazioni sgradevoli. Auguro a tutti un sereno 2019, fatto di gioie ed emozioni.