Crocifissi Rimossi dalle Classi, Adirato Matteo Salvini: “Roba da Matti, il Crocefisso Non Si Tocca. Ecco La Legge”

Recentemente la vicenda i alcuni crocifissi rimossi dalle classi di una scuola primaria di Fiumicino sta facendo molto discutere. Sui social soprattutto la discussione si alimenta e si fa sempre più accesa.

Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, anch’egli molto attivo sul web, ha deciso di commentare questa vicenda che, come è risaputo, gli sta molto a cuore. Ha scritto su Twitter: “Roba da matti! Spero non sia vero… Quanti episodi avremo da qui al Natale? Io rilancio: #vivailNatale, giù le mani dalla nostra storia millenaria”.

Crocifissi Rimossi dalle Classi

Il leader della Lega, in quest’ambito, non ne fa una questione di religione, bensì sottolinea come il problema sia di tipo culturale. È risaputo come il partito al governo ci tenga a certi simboli e tradizioni, tant’è che è stata fatta anche una proposta di legge che vede protagonista proprio il crocefisso.

La proposta è chiara: rendere obbligatoria la presenza del crocifisso nelle aule ed in modo che questo sia ben visibile a tutti. Barbara Saltamartini, prima firmataria della proposta, ha spiegato il perché di tale proposta.

Le ripetute polemiche relative alla presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche, documentate dalla stampa e dai mezzi di comunicazione nazionali, hanno profondamente ferito il significato non solo religioso del Crocifisso, ma anche e soprattutto quale «simbolo della civiltà e della cultura cristiana, nella sua radice storica, come valore universale, indipendentemente da una specifica confessione religiosa», così come già aveva autorevolmente sostenuto il Consiglio di Stato, nel parere n. 63, espresso in data 27 aprile 1988”.

La cosa preoccupante però è che la scuola sta assumendo importanza per alcuni motivi che forse sono da ritenere secondari. Infatti, proprio nel mese di novembre, si sono verificate alcune manifestazioni degli studenti contro il governo Giallo-Verde. Il discorso sulla cultura e la tradizione è sì importante, ma è anche importante il futuro dei ragazzi che rischiano di vedere “castrata” la propria istruzione. Sarebbe meglio preoccuparsi di entrambe le situazioni.

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