Didattica a Distanza, Lo Sfogo dei Genitori: “Basta, i Nostri Figli si Stanno Ammalando”

Sono la mamma di una ragazzina di 11 anni che frequentava la prima media in un paesino nel nord Italia. Scrivo a nome della maggior parte dei genitori della nostra classe perché abbiamo bisogno di punti fermi per la nostra ‘battaglia” per il bene dei nostri figli.

Già i primi di marzo i professori hanno cominciato a mandarci montagne di compiti (molte cose richiedevano una stampante). Fin da subito la dirigente scolastica ha deciso di partire con la didattica a distanza, malgrado professori e alunni non fossero attrezzati. Se ne è fregata di tutto e di tutti, e ha fatto le cose di fretta ‘come una ladra’ lasciando indietro molti ragazzi e creando una confusione enorme.

Mia figlia è una di quelli che hanno avuto problemi di salute dovuti a tutta questa ansia. È partita creando una piattaforma con le mail dei ragazzi già la prima settimana di marzo senza avere i consensi, o meglio, ne aveva ma pochi. Ora dopo 1 mese e mezzo noi genitori e ragazzini siamo allo stremo.

I compiti sono tantissimi. Le videolezioni si sono ridotte a 3 ore al giorno dopo che le ho fatto sapere che mi sarei informata su quante ore potessero reggere questi ragazzini. Comunque genitori e figli stiamo seduti fino a 10 ore al giorno tra compiti e video lezioni. Non si capisce se dobbiamo usare il registro elettronico, la mail, Google Classroom… dove vogliono i compiti, come e quando.

Ti ritrovi mail con compiti ogni 20 minuti. Durante le videolezioni aggiungono compiti, nel registro aggiungono compiti, in classroom aggiungono ancora e tutto in più rispetto alla tabella settimanale. Se non segui perché il ragazzino sta male o non hai la connessione la preside li minaccia con una nota sul registro, se noi genitori sfiniti non riusciamo a rispedire i compiti i ragazzini vengono mortificati durante la videolezione.

Per assurdo noi un giorno ci siamo ritrovati con: mia figlia a fare i compiti di tecnologia, io a fare quelli di geografia, i nonni a fare altri compiti di geografia e gli zii a fare le ricerche di educazione fisica: cosa le stiamo insegnando in questo modo?

Ora martedì abbiamo una riunione e comunque ci siamo resi conto che il problema di tutto è la dirigente. Ci siamo lamentati più volte ora abbiamo bisogno di indicazioni certe su come comportarci visto che secondo lei siamo una massa di caproni ignoranti da non ascoltare. Inoltre ho letto che il provveditorato locale aveva chiesto ai dirigenti informazioni sulla dad il 18 marzo… perché noi in quella data eravamo già tutti esauriti e si era giá àpartiti con GS Suite?

10/12 ore al giorno sono veramente troppe. I ragazzini sono stanchi e ci mettono molto più tempo a fare i compiti, sopratutto se le spiegazioni vengono fatte dopo aver preteso i compiti. Io per mia figlia ho dovuto chiamare la guardia medica perché dopo una verifica è andata in apnea e non respirava più… è questa la scuola?

Interrogazioni, verifiche e montagne di compiti, senza contare che pretendono che usciamo per stampe o materiale vario e che ci sono ragazzini costretti a seguire da un cellulare. La dad non è un male, anzi aiuta i ragazzini a vedersi, apprendere ed imparare ad usare un po’ meglio l’informatica… ma così no.

Diventa un autore di MenteDidattica e pubblica i tuoi articoli!

Gli insegnanti che inviano la propria richiesta, una volta accettati, potranno pubblicare articoli su tematiche scolastiche preferite.

Lascia un commento