È dell’Uomo che L’ha Violentata il Bimbo della Disabile Malata di Covid, Stuprata Durante il Ricovero

A seguito dell’esame eseguito per ordine del PM il DNA del bimbo è compatibile al 99,9% con quello dell’indagato, l’uomo sarebbe stato solito a violentare più volte le pazienti dell’istituto.

Bimbo della Disabile Malata di Covid

L’esame chiesto dal pm lo ha confermato, ad avere messo incinta la giovane donna disabile malata di covid è stato il principale sospettato, il 37enne operatore sanitario.

Questo è quanto emerge riguardo la controversa storia della ragazza di Enna, la vittima sarebbe stata violentata dall’uomo che lavorava presso la struttura, e che avrebbe approfittato della sua debolezza durante il periodo in cui l’istituto che la ospita era diventato zona rossa a causa di un focolaio interno.

L’esame di comparazione ha confermato che il DNA del feto è compatibile al 99,9% con quello del fisioterapista, il quale aveva ammesso immediatamente le sue colpe una volta indagato. Nonostante ciò, la conferma totale della paternità avverrà solamente dopo la nascita come da protocollo, ora gli inquirenti stanno cercando di capire se l’azione commessa dall’uomo è stata ripetuta più volte.

A quanto emerge nel frattempo la giovane sarebbe totalmente incapace di dare il proprio consenso ad un rapporto sessuale, ribadito anche da parte della stessa casa di cura.

“La ragazza non ha coscienza della gravidanza. Non credo si accorga del suo stato. Non ha percezione anche se sente i movimenti del bimbo, non riesce a capire e neanche si riesce a farle capire” Spiega il direttore sanitario dell’Oasi Maria Santissima di Troina.

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