Si chiamava Andrea Pignani il 35enne di Ardea che ieri ha colpito a morte con una pistola due fratelli di 5 e 10 anni e un uomo di 74. L’assassino si è poi suicidato in casa sua.
Ora le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire cosa sia scattato nella mente dell’uomo, che non aveva mai fatto pensare di rappresentare un pericolo. Pignani, ingegnere informatico, si era reso protagonista solo di un episodio in passato, quando aveva aggredito verbalmente la madre. Per questo motivo era stato condotto in un centro di igiene mentale per dei controlli.
Il primo cittadino di Ardea, Mario Savarese, ha commentato: “Ha sparato con l’intenzione di colpire, altrimenti avrebbe sparato a casaccio”. Ma da ciò che è emerso finora gli inquirenti escludono che Pignani conoscesse Domenico Fusinato, genitore dei due bambini, né l’altra vittima. La pista principale resta quella di un raptus.
Il legale di Savarese ha dichiarato: “Questa è una tragedia. L’omicida poco tempo fa aveva minacciato la propria madre con un coltello. Nel novembre scorso è morto il padre che deteneva l’arma regolarmente. Nessuno dei suoi parenti ha restituito quella pistola. Oggi l’ha trovata, è uscito di casa e ha ucciso tre persone”.
