Funerali Mario Cerciello, Dolore Straziante all’Arrivo della Bara Avvolta nel Tricolore

Si sono tenuti questa mattina a Somma Vesuviana i funerali di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ferito a morte a Roma il 26 luglio.

Funerali Mario Cerciello

La chiesa e il sagrato erano gremiti di persone venute a dimostrare la loro vicinanza alla famiglia del giovane militare, noto a tutti nella cittadina campana nonostante abitasse a Roma da ormai dieci anni. Nella stessa chiesa il vicebrigadiere si era sposato poco più di un mese fa.

Sulla sua bara, accanto alle foto che lo ritraevano con la moglie e alla bandiera italiana, sono state adagiate la maglia della sua squadra del cuore, il Napoli, e quella del suo idolo, Lorenzo Insigne. Molti esponenti del mondo politico si sono presentati alla cerimonia, tra cui Matteo Salvini e Luigi Di Maio, Roberto Fico e Virginia Raggi, sindaco di Roma.

Rai 1 ha trasmesso in diretta le esequie, che hanno visto la moglie della vittima leggere una preghiera e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri tenere un discorso. Tra le tante corone di fiori è arrivata anche quella del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

E dagli USA, paese di origine dei due assassini del militare, è giunto il messaggio di partecipazione dell’ambasciata, pubblicato su Twitter: “Ci uniamo al dolore della famiglia e dell’Arma dei Carabinieri ed esprimiamo profondo cordoglio per la morte del Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega“.

La Rai ha interrotto per un minuto le trasmissioni e ha mandato in onda il seguente messaggio: “La Rai rende omaggio con un minuto di silenzio alla memoria del vice brigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega ucciso a Roma mentre si prodigava per garantire la nostra sicurezza“.

In lacrime la moglie Rosa Maria, salita sull’altare per leggere una preghiera. Parole forti dal comandante dell’arma Giovanni Nistri, che chiede “rispetto e riconoscenza” per Mario e per tutti i carabinieri.

Questo il racconto integrale da cui ha tratto il suo testo la signora Rosa Maria, vedova di Mario Cerciello Rega:

A MIA MOGLIE
Un giorno il buon Dio stava creando un modello di donna da destinare a moglie di carabiniere.

Era al lavoro quando un angelo disse:”Signore, mi sembra che voi vi,stiate preoccupando troppo. perché deve essere così diversa dalle altre donne?
Il Signore rispose: “Questa donna deve essere indipendente. Possedere le qualità di un padre e di una madre allo stesso tempo. Essere una perfetta padrona di casa per quattro inviatati come per quaranta anche se preavvisata solo un’ora prima, deve essere sempre attiva ed intraprendente,far fronte a tutte le necessità, essere capace di svolgere allegramente le sue mansioni anche se è stanca o ammalata, ed essere capace di cambiare casa, abitudini e amicizie spesso e all’improvviso.”

L’angelo scosse la testa: “Impossibile”!
Il Signore proseguì: “la doteremo di un cuore particolarmente forte, capace di sopportare il dolore delle separazioni, di dare Amore senza riserve, di offrire energie al marito nei momenti più difficili e di continuare a lottare anche quando é carico di lavoro e stanco.”
“Signore”, disse l’angelo, toccandogli il braccio dolcemente, Andate a coricarvi e riposatevi un po’. Potrete terminare domani.” non posso fermarmi adesso”, disse il Signore, “Sono così vicino alla creazione di qualche cosa di unico.”
“ Questo tipo di donna si curerà da sola quando è malata, saprà dire arrivederci a suo marito su di un molo, in un aeroporto o in una stazione, comprendere perché è importante che egli parta ed aspettarlo con rispetto.”
“L’angelo si avvicinò al modello di donna lo guardò da vicino e sospirò: “Sembra ben fatta, ma ha l’aspetto troppo dolce,” replicò il Signore, “Ma ha la forza del leone, non immagini tutto ciò che é capace di sopportare.”
Alla fine l’angelo si chinò e fece scorrere il suo dito sulla guancia di quella nuova creazione di Dio.” c’ é una perdita!” esclamò, “Qualcosa non va in questa creatura.”
Il Signore parve offeso dalla mancanza di fiducia dell’ angelo. “ Ciò che tu vedi non è una perdita,” disse “è una lacrima!” “Una lacrima? Perché dunque? Domandò l’angelo.
É per la gioia, il dolore, la solitudine e la fierezza che solo la moglie di un carabiniere prova ed é dedicata a tutti quei valori cui suo marito é legato e che lei farà suoi” disse il Signore dando vita a quella dolce creatura.
Anche l’angelo, commosso pianse!
A me questa storia mi ha fatto commuovere molto, tutte queste caratteristiche le ritrovo in mia madre…. spero anche io di essere così forte.

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