“Ho Sbagliato a Picchiare la Prof di Mio Figlio, ma Lei mi ha Provocata. Conosceva i Problemi di Mio Figlio”

Proseguono gli aggiornamenti riguardo l’aggressione di una mamma ai danni di una docente della scuola media di Padova. Questa volta, a fornire la sua versione, è la mamma del bambino: “Non so cosa mi sia successo. Ho visto mio figlio piangere per un diritto negato e ho perso la calma. La docente mi ha sfidato con lo sguardo e io ho agito d’istinto. Ho sbagliato, chiedo scusa

Per il bambino infine è arrivata la bocciatura e la madre ha fornito queste dichiarazioni: “So che il mio comportamento ha avuto un ruolo nel provvedimento ma non sono violenta, è stato un momento di smarrimento”. È evidente come ci sia rimorso in queste parole, ma è stato comunque un atto ingiustificabile. La docente infatti ha riportato la rottura del setto nasale, due ematomi al volto ed un occhio gonfio.

Prof di Mio Figlio

La mamma ha provveduto a spiegare come si è evoluta la vicenda e il perché delle sue azioni: “Non so se mio figlio si possa definire un campioncino. A livello europeo è tra i primi due o tre atleti.A settembre ha avuto un infortunio, ha rotto tibia, perone e crociati. Fino a febbraio ha fatto due ore e mezza di terapia al giorno. A ottobre abbiamo chiesto venisse applicata la legge 122 che accorda particolari permessi agli agonisti, dalle assenze al calendario di verifiche e interrogazioni concordato”. A febbraio dunque il figlio può dedicarsi nuovamente allo sport, avendo ottenuto il via libera. La pagella di metà anno non è eccellente ma nemmeno drammatica.

Nel periodo che va dal 18 maggio al 4 giugno il ragazzo è impegnato per motivi agonistici all’estero. Poco prima della partenza però arriva una lettera a casa: il figlio potrebbe essere bocciato e questa è un’evenienza che la madre vuole a tutti i costi scongiurare. La madre prosegue: “La media era quindi insufficiente e anche le altre materie sul filo a quel punto sarebbero state valutate negativamente. Lui ha chiesto una seconda possibilità alla docente [di inglese], dimostrando buona volontà, una nuova interrogazione il giorno seguente. Io ho provato a convincerla, scrivendole. Poi venerdì sono andata a scuola e l’ho affrontata. Mio figlio era in lacrime e mi ha detto che gli era stata negata la nuova interrogazione. Quello che secondo me era un suo diritto. Ho provato a chiedere spiegazioni, poi ho perso le staffe

La madre, colta dall’ira della convinzione di un diritto negato ha quindi colpito l’insegnante, giustificandosi dicendo di essere stata sfidata con lo sguardo. Le scuse, giunte dopo, sono state le seguenti: “Le chiedo scusa. Siamo una famiglia normale, non gente violenta. Se non avessi agito così sarei farei ricorso contro la bocciatura. Invece dopo quello che ho fatto dovrò attendere le decisioni della docente”.

Non volendo, la madre ha dato al figlio un importante insegnamento: con la violenza si passa sempre dalla parte del torto.

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18 commenti su ““Ho Sbagliato a Picchiare la Prof di Mio Figlio, ma Lei mi ha Provocata. Conosceva i Problemi di Mio Figlio””

  1. Innanzi tutto e’ stato il consiglio di classe e non la docente ad aver bocciato il figlio. In secondo luogo e’ troppo facile con una interrogazione salvare un intero anno scolastico in cui non si è fatto nulla. I genitori facciano i genitori e facciano lavorare tranquillamente i docenti, smettendola di far passare i figli innocenti e vittime del sistema.
    Docente e Genitore

  2. Professori che sgridano genitori sono tantissimi, non rispettano il ruolo di adulti, ma trattano i genitori esattamente come i loro ragazzi. L’aria di sfida non è altro che il loro sguardo di superiorità col quale guardano tutti perché loro derengono il potere e questo gli piace. I professori moderni hanno lo stesso atteggiamento del genitore di 80 anni fa, io decido, io non devo dare spiegazioni nemmeno se sono indietro sul programma e do una verifica su 83 pagine da studiare in 21 giorni a fine scuola sapendo benissimo che non c’è solo la mia materia, posso interrogare a sorpresa una settimana prima della verifica sugli argomenti della vetifica, io che detengo il potere lo scrivo pure sul registro elettronico e mi faccio beffa di tutti perché io sono io e voi non siete nessuno. Ma e scusate il ma all’inizio di una frase, ma rende bene in questo caso, ma la reazione della madre è inqualificabile, dice di non essere violenta eppure ha perso le staffe, io ho subito anche insulti, aggressioni verbali da un branco di 13 anni capeggiati da una madre, ma non ho mai fatto del male, rimanendo dalla parte della legge, del vivere civile. Nessun essere civile potrebbe mai avere una reazione violenta nemmeno se sfidato, quindi è falso quando dice che non sono persone violente. Per quanto riguarda invece l’atteggiamento dei professori nei confronti dei ragazzi sui quali hanno dei pregiudizi, è risaputo, questa imtolleranza in prima media non la trovo accettabile, deve essere solo da avvertimento, perché purtroppo i professori sono perfettamente a conoscenza che la provenienza dalle scuole elememtari non prepara assolutamente alla mole di lavoro delle medie, in prima media viene Imposto un metodo di studio che ci vuole tempo per imparare, non è detto che uno non abbia fatto niente tutto l’anno, ma loro pretendono la perfezione. I professori con il registro elettronico sono diventati addirittura più intolleranti del normale, utilizzandolo per dire Addirittura quante volte un ragazzo si reca in bagno …o poco ci manca, dimenticata matita nota, finisce un quaderno e non ha il quaderno nuovo nota, per ogni minima cosa c’è una nota, non si è mai visto nelle scuole una cosa simile prima. Preparare i genitori dicendo loro subito che la scuola media presenta difficoltà 10 volte superiori alle elementari sarebbe molto meglio, avvisare i genitori che nulla verrà tralasciato e che la tolleranza è pari a zero sarebbe più corretto, avvertire i genitori che i loro figli improvvisamente diventano grandi in tre mesi e che non usciranno quasi più di casa per i compiti, che i professori avranno sempre ragione anche se sono indietro col programma e non sanno tenere a bada una classe, che alla scuola media viene insegnata la legge del più forte, sono loro che comandano, sono loro che hanno il potere, noi tutti sottoposti zitti a subire, non le cose giuste, ma qualsiasi cosa anche la più illogica, le angherie, l’insindacabile giudizio invece nel mondo del lavoro prende il termine comportamento vessatorio. Ecco forse i professori un po’ di diritto lo dovrebbero studiare. Auguri di pronta guarigione alla professoressa augurandomi che non le accada mai più una cosa simile, e che la prossima volta agisca con astuzia interrogando il ragazzo anche se è una perdita di tempo per dimostrare che se non si studia tutto l’anno è impossibile recuperare la media, Sperando comunque che i professori in futuro rispettino anche gli impegni delle persone e le problematiche che possano avere, e visto che in Italia campioni ne abbiamo pochi, di essere più patriottici nei confronti di chi fa sport ovviamente senza regalare nulla nessuno chiede questo.

  3. A i Docenti bisogna, dargli sempre ragione,perche’ sono loro che hanno il coltello dalla parte del manico.E a pagare sono sempre i ragazzi, pero’ bisogna dire anche che se un ragazzo non studia tutto l’anno e’ meglio se viene bocciato.Sara’ piu’ diligente l’ anno successivo.

    • in realtà non siete molto informati sui fatti quello che noi studiamo , e come sono Io non è proprio ciò che lei dice . son uno studente in scienze dell’educazione ed ho gia svolto un anno in servizio civile insegnando l’Italiano agli stranieri , sia in aula da solo ovviamente il nostro era come un potenziamento , sia affiancando i prof in aula soprattutto al Cpa i miei ragazzi son migliorati moltissimo e anche i loro prof me lo hanno confermato . I docenti non hanno il coltello dalla parte del manico è facile giudicare senza conoscere uno stipendio da fame , i meno pagati in Europa appena toccano un ragazzo succede un casino me lo raccontava mio papà le scarpe lanciate da una sua insegnante all’elementare non dico quello ma ci vorrebbe una via di mezzo , comunque una persona può anche essere non violento ma quando scatta la rabbia può succedere di tutto non tutti son capaci di controllarla bisogna vedere cosa porta dietro una persone per reagire in quel modo che vissuto ha avuto abbiate un ragionamento un pò più multiprospettico . Cioè le settimane precedenti la giornata che ha avuto il momento che ha vissuto ,ecc. e poi quello che si cerca di creare è un rapporto di fiducia con i ragazzi , Stato permettendo le sue parole non son molto confortanti, cmq al Sud sbagliando non si boccia cosi facilmente abbiamo anche una dispersione scolastica più elevata per essere. E per la prossima prima di parlare gentilmente si informi leggendo confrontandosi , perchè IO che di matematica non comprendo nulla metto le mani avanti.

  4. Brava mamma, adesso il tuo “campioncino a livello europeo” dovrà ripetere l’anno grazie a te e al tuo insegnamento. Ha imparato che se non ottiene qualcosa, ingiustamente tra l’altro (se non studi non arrivano voti buoni) puoi sempre provare con la violenza. Lo sai che gli unici che non possono inchinarsi davanti al l’imperatore in Giappone sono proprio gli insegnanti? Per il loro sapere e la loro cultura, che spesso supera quella dell’imperatore stesso. Adesso però vai pure a seguire le gare di tuo figlio che la scuola è finita, tanto lui non avrà compiti da fare questa estate e potrà dedicarsi allo sport….

  5. Credo che un’interrogazione non si neghi a nessuno.. oltre che con la violenza non si ottiene nulla.. nemmeno con la rigidità mentale.. perché in entrambi i casi non credo si sia fatto il bene dell’alunno.

  6. Purtroppo vero. Sono un insegnante che allena atleti di alto livello e a tutti loro si chiede un buon impegno scolastico. Preparo con loro un programma annuale comprensivo di assenze per raduni e impegni agonistici vari che gli permetta di essere periodicamente interrogati. DEVONO ASSOLUTAMENTE RISPETTARLO. Viene presentato al consiglio di classe che DEVE ASSOLUTAMENTE RISPETTARLO. È con il rispetto reciproco che si cresce nello sport. Creare una giustificazione al non studio per impegni sportivi è del tutto diseducativo

  7. Ormai gli insegnanti sono presi a calci , non esiste rispetto per nessuno. Aprite gli occhi e guardate chi sono i vostri figli. ” Campioncino” – passa sopra ogni cosa??? Brava la madre

  8. Io sono contro la violenza ma mio figlio di 4 anni stato maltrattato della maestra di nascosto le stringeva il braccio per tenerlo demo ecct.io ottato per cambiare di scuola ma la voglia di farle a lei quello che faceva a lui ancora c’è lo ho..Io credo che ce un sistema pedagogico di M in certo paese. .Se un bambino fa sport bisogna creare delle scuole sportive con il resto delle materie per evitare qe problematiche …già che esiste la scuola di obbligo..c’è una confusione di cosa sia libertà y libertinaje en educare…E poi è un errore dire le maestre fanno qe è ginepri quello ..bisogna fare una scuola dove si coinvolginoltre i genitori e lavorare tutti sulle impatia con i bimbi…Certo la voglia ancora di menare la maestra che uso violenza c’è lo ho ma preferisco dare buoni esempio a mio figlio

  9. Purtroppo stiamo andando sempre più a fondo.
    Lo sbaglio è di tutti docenti, dirigente, genitori.
    Primo…il secondo quadrimestre parte 8 gennaio, ma chissà come mai si fanno verifiche due GG prima della chiusura Delle scuole, quando sui comunicati ministeriali (MIUR)
    Le ultime verifiche devono essere fatte entro il 31 maggio.
    Anche perché. I docenti non fanno in tempo a consegnarla corretta e quindi non si ha la possibilità di verificare cosa di è sbagliato, o altro..(molte volte è capitato che la docente segnasse errore qualcosa che non lo era….)
    I bravi studenti ci sono, quindi che i docenti da metà maggio di dedichino a quei ragazzi con più difficoltà, interrogandosi più volte, per dargli la possibilità di recuperare, perché è giusto comunque premiare gli sforzi,
    Anche perché se un docente ti dà sempre 5 è difficile dimostrare da parte di un ragazzo che non è stupido.
    Poi alzare le mani non è giusto , in quel caso la madre doveva andare dalla dirigente, .

  10. Posso dire una cosa? Se l’alunno aveva un progetto calato dal Miur per “ studente- atleta di interesse Nazionale” il consiglio DOVEVA attuare tutto ciò che poteva per andargli incontro prime fra tutto le interrogazioni programmate.
    Credo nel valore formativo dello sport ed un ragazzo che si impegna in tal senso, DEVE essere sostenuto ed aiutato! Questo non è molto accettato dai professori delle nostre scuole, a me, che appunto ho un figlio con tale progetto, mi è stato risposto che “ sarebbe stato più semplice se avesse suonato il violino” !!! Mi sono molto mossa per far sì che mio figlio avesse le programmate arrivando a scrivere alla preside e per grazia ricevuta tutto è finito bene ! Così ora lui si potrà dedicare alla preparazione dei prossimi mondiali! Ma vi assicuro non è stato facile!

  11. La grande squadra olandese dell’Ajax e l’ancor più grande Barcellona, che sfornano giovanissimi campioni calcistici in continuazione, hanno un regolamento interno per cui i “campioncini” oltre ad eccellere negli allenamenti e nelle partite, devono e sottolineo DEVONO, accompagnare il loro buon rendimento calcistico ad un altrettanto buon rendimento scolastico!! Pena l’esclusione dalla squadra! Perchè il loro intento è prima di tutto di formare dei bravi cittadini, consapevoli che ci sono diritti ma anche dei doveri da rispettare, quindi prima viene l’essere un buon cittadino e solo dopo l’essere un buon calciatore!!

  12. Il paragone non torna. In Giappone a parte l’esistenza di meritocrazia, cosa a noi ormai oscura, gli insegnanti sono veri. In Italia l’insieme degli insegnati unito a quello dei prof. si è venuto man mano a formare con gente in cerca di un lavoro, uno qualsiasi.

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