I Compiti non Vanno in Vacanza, Manuale d’Uso per Genitori

Finalmente stanno arrivando le vacanze e, con esse, l’incubo di ogni genitore: i compiti per le vacanze! Alcuni spingeranno per finirli tutti entro giugno, per avere quindi “liberi” tutti gli altri mesi; altri si scapicolleranno a terminarli ad inizio settembre; altri ancora tenteranno di farli giorno per giorno. Silvia Caffulli, ideatrice e coordinatrice del progetto Io studio sereno e assistente sociale e counselor, ci fornisce qualche utile accorgimento per risolvere “la pratica” in modo didatticamente utile e senza troppi problemi.

vacanza

Caffulli mette subito in luce un errore piuttosto grave: iniziare una materia, terminarla e poi passare alla prossima. In questo modo però si rischia di perdere di vista una determinata materia e riprenderla in mano solo all’inizio della scuola. “Ormai i concetti appresi saranno stati dimenticati. L’ideale sarebbe, quindi, alternare le materie su più giorni o addirittura alternare più materie in un’unica giornata, in base al tempo a disposizione, per tutta la durata delle vacanze” ha dichiarato la coordinatrice.

Quindi si consiglia una divisione giornaliera di questo tipo:

  • Lunedì: italiano
  • Martedì: matematica
  • Mercoledì: storia
  • Giovedì: inglese
  • Venerdì: geografia

Se le giornate invece sono piuttosto libere si potrebbe optare per un programma giornaliero comprensivo di più materie.
L’ordine delle materie da fare dovrebbe essere discusso e deciso con i bambini, alternando le materie preferite con quelle meno amate. Bisogna, inoltre, assicurarsi di rispettare i ritmi e i talenti del bambino e tenerne conto per calibrare il carico di lavoro dei singoli giorni, per stare nei tempi concordati: chi ha un figlio bravissimo in matematica, ma poco incline della scrittura potrebbe unire le due materie in una stessa giornata, ma magari evitare di aggiungere anche lo studio di 15 pagine di storia” suggerisce Caffulli.

Un’utile accorgimento potrebbe essere quello di costruire una sorta di tabellone con i giorni della settimana di tutti e tre i mesi di vacanza. Ogni giorno verrà contrassegnato con un simbolo se le materie sono state svolte senza capricci: una volta ottenuto un tot di simboli si darà un premio al bambino.

La cosa migliore sarebbe regalare un premio inerente alla materia studiata: se ad esempio il bambino ha affrontato lo studio dei pesci, può essere un’idea fare una gita al lago. Questa serie di consigli sono maggiormente indicati per gli alunni della scuola primaria: infatti sono più inclini a seguire questo percorso rispetto agli alunni delle medie.

Se Silvia Caffulli, da un lato, consiglia un tabellone settimanale per affrontare i compiti delle vacanze, dall’altro ricorda che le vacanze estive sono anche un sinonimo di riposo: “L’estate è comunque un momento in cui staccare, riprendersi dalle fatiche di nove mesi fatti di scuola, sport, catechismo, attività pomeridiane divertenti e fondamentali, ma stancanti. Vanno assolutamente previsti e concordati con i bambini dei giorni di riposo. Possono essere il classico sabato e domenica, ma anche il lunedì, il giovedì e la domenica o dei giorni scelti di comune accordo tra genitori e figli, in base a impegni e attività che si svolgeranno durante l’estate”

La coordinatrice però ci mette in guardia su un problema comune: spesso è difficoltoso stendere un vero e proprio calendario di studio. Però fornisce delle utili indicazioni generali valide mese per mese.

GIUGNO

Almeno per 10-15 giorni dalla fine della scuola non esistono compiti e ci si dimentica della scuola. Ricordatevi di comunicare a vostro figlio qual è il giorno X in cui si riprenderà a studiare, magari segnandolo anche sul calendario, in modo che non si trovi sorpreso e spaesato, dopo un periodo libero, a dover tornare sui libri.”

LUGLIO

Questo è un mese dedicato interamente ai compiti. Si alterneranno le materie, i giorni di riposo e le attività didattiche (ma che non sembrano tali) in famiglia per rendere i compiti delle vacanze meno antipatici.”

AGOSTO

In questo mese, di solito, si riesce a fare qualche giorno di villeggiatura al mare, in montagna oppure magari un viaggio più o meno lungo con tutta la famiglia. Nelle settimane di vacanza fuori i compiti vanno sospesi e ci si gode la famiglia e il tempo insieme”.

SETTEMBRE

Se tutto è filato liscio, i giorni prima di tornare a scuola dovrebbero essere idealmente dedicati solo a un ripasso di quanto fatto durante le vacanze. Per ripassare non è obbligatorio usare solo il libro, anzi, magari potrebbe diventare un modo per imparare a usare uno strumento tecnologico in maniera educativa e usare gli strumenti didattici come libro, appunti, indice.”

La specialista però intende chiarire un’importante dettaglio: è pratica utile quella di concordare tutto in maniera chiara ed esplicita. Il bambino infatti deve essere al corrente di tutti i passaggi dello studio e le varie tempistiche. Si potrebbe infatti incorrere nel rischio che il figlio non possa comprendere i motivi per cui un giorno si possa giocare in tranquillità ed il giorno dopo si debba studiare.

Infine Caffulli fornisce un ultimo consiglio riguardo le vacanze e la stanchezza: “Siamo pur sempre in vacanza, manteniamo un minimo di flessibilità, anche sui compiti: così come noi adulti siamo stanchi d’estate o, in generale, dopo una lunga giornata di lavoro, lo sono anche i bambini. Anzi, proprio perché è estate, magari si potrebbe organizzare di fare i compiti con qualche amichetto: si gioca, si fa merenda, si lavora insieme, ma in maniera più vacanziera”.

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