Esclusi dal TAR ma ammessi dal Consiglio di Stato. E’ quanto accaduto ad alcuni docenti che erano stati in prima battuta estromessi dalla partecipazione al concorso indetto con DDG del 1° febbraio 2018, riservato ai docenti in possesso di abilitazione.
Gli insegnanti in questione sono in possesso della laurea ma non hanno il titolo di abilitazione che il bando richiede. Hanno presentato ricorso in quanto sostengono che il Miur non abbia organizzato dei corsi che avrebbero loro consentito di ottenere il titolo e partecipare al concorso. Al momento sono stati ammessi con riserva, perché le prove del concorso si stanno ancora svolgendo in tutta Italia.
I primi risultati dovrebbero arrivare già in tempo utile per le immissioni in ruolo dell’anno scolastico 2018/19. Il Consiglio di Stato deciderà a settembre sull’esito del ricorso, decretando se le richieste dei ricorrenti sono fondate o meno. Gli Uffici Scolastici intanto, come avviene in Lombardia, pubblicano gli elenchi degli insegnanti ammessi alla prova orale non selettiva del concorso abilitati.
Il Ministro nel frattempo ha messo in pausa i due concorsi previsti dal Decreto Legislativo n 59 del 13 aprile 2017 -riservato ai docenti con 3 anni di servizio- e quello per i laureati in possesso dei 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Si allungano quindi i tempi di realizzazione e le immissioni al ruolo si allontanano sempre di più. Nelle speranze dei ricorrenti questo ritardo va verso una risposta affermativa da parte del Consiglio di Stato alla richiesta di stabilità professionale.