Il Grembiule Soffoca l’Individualità?

Il dibattito è antico e riguarda soprattutto i bambini della Scuola primaria: grembiule o non grembiule?

 

In Italia non c’è nessun obbligo, né in un senso né nell’altro. La legge lascia libertà agli istituti di dare disposizioni in merito, anche se l’uso del grembiule è consigliato fino alla scuola primaria.

 

grembiule

 

Ma c’è chi dice no, come quei genitori che reclamano l’indipendenza, anche modaiola, dei propri figli e la loro possibilità di esprimere la propria personalità. Il grembiule, in quest’ottica, è visto come un fattore omogeneizzante, che appiattisce i ragazzi imponendo loro un’unica scelta.

 

Personalmente, non sono d’accordo. Per quanto sia io il primo scudiero delle libertà individuali e dell’autonomia di decisione, anche per i più piccoli, in questo caso devo dire che il grembiule batte ogni mia remora. Sono stato anch’io bambino, non molto tempo fa, e ricordo che odiavo particolarmente quella divisa, ma col senno di poi posso dire che mi sbagliavo. Ho l’impressione che i genitori che sbandierano la libertà di espressione della personalità dei figli vogliano in realtà esprimere la propria, di personalità. Un bambino di sei, sette o otto anni viene ancora vestito dalla mamma o dall’eredità dei fratelli maggiori (si usa ancora o sono stato tra gli ultimi fortunati a goderne?), dunque mi pare difficile farne un discorso di individualità soffocata.

 

Non ne faccio un discorso di senso di appartenenza alla scuola, come accade molto di più in America o in Inghilterra, perchè il grembiule non è un’uniforme vera e propria e si assomiglia in tutta Italia, ma interpreto diversamente il già citato argomento dell’omologazione. Di solito accentrare, rendere unico, conformare, sono tutte cose che mi risultano antipatiche, ma in questo caso, quando si tratta di bambini, ridurre le differenze sociali e abbassare la possibilità di discriminazioni, almeno sul vestiario, mi pare valga la candela. Con buona pace dei genitori stilisti.

 


Autore articolo
Lorenzo Giarelli

Lorenzo Giarelli

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8 commenti su “Il Grembiule Soffoca l’Individualità?”

  1. Certo che il grembiule può servire: per non sporcarsi troppo. Per me qui si può mettere un punto. Se non si educa al rispetto delle diversità, anche se i bambini hanno tutti il grembiule nero o blu o bianco ci sono problemi che ci dovrebbero far nascere qualche riflessione: si notano e si giudicano i bambini per le scarpe se non sono di marca alla moda, si nota il tipo di merendina, la pettinatura… Allora… arriviamo al dunque… qui c’è bisogno di un nuovo paradigma pedagogico e di una scuola che, oltre ad insegnare a leggere e scrivere in modo creativo, sia capace di entrare in relazione per educare (tirare fuori e non mettere dentro!!! ) al rispetto… che valorizzi i talenti dei singoli e li aiuti a svilupparli, compreso il senso critico… Altro che grembiule nero stile giovani balilla o piccoli preti… Una possibile soluzione? Il grembiule a tinta unita del colore preferito… mio figlio andrà con il grembiule blu perchè è il suo colore preferito…il nero proprio non gli piace!!! E poi.. non è più gioiosa una scuola piana di colori in movimento?

  2. Il grembiule aveva un senso un tempo, quando gli abiti erano pochi e andavano preservati: io che ho 63 anni ricordo che mi mettevano un grembiulino pure a casa…oggi che i capi di abbigliamento sono tanti, comodi e volendo anche poco costosi non ha senso costringere i bambini ad indossare un capo d’abbigliamento scomodo (sia quando è caldo che quando è freddo), spesso sessista ( il rosa e celeste delle scuole dell’infanzia), ed inoltre non copre le differenze sociali che possono sempre emergere nello stile del suddetto grembiule (ho visto bambine delle elementari con colletti pieni di pizzi e trine tipo principessa), nelle scarpe, negli accessori ecc ecc.Insomma abbasso l’uso del grembiule sotto ogni punto di vista!

  3. Sono mamma e insegnante infanzia, la mia bimba lo deve portare e, sinceramente, io lo detesto! Primo perché comunque devo lavarlo e tenerlo pulito come se fosse un vestito, secondo perché sarà vero che la vesto io, ma è anche vero che la vesto da maestra e quindi non ho mai osato collant, bottoni e altre cose che possono limitare la propria autonomia… Io lo trovo veramente antiquato, poco igienico quando i bambini vanno in bagno (diciamocelo, spesso va a finire ovunque!) e anche inutile. Mi dispiace, ma non lo porto nemmeno io! Mi vesto normalmente e sopratutto con vestiti che posso sporcare. Per quanto mi riguarda la libertà è questa.

  4. Vivo a Buenos Aires e qua (come del resto in spagna, in inghilterra, in nord America ed in molte altre parti del mondo, la divisa scolastica. Che sia un grembiule o che sia, come in questo caso, una divisa composta da pantaloni da ginnastica, polo o camicia (a scelta), pantaloni da studio, felpa e scarpe nere non fa molta differenza, in questa città, circondati da persone che (non avete idea di quanto siano ricche le persone ricche in sud America) si potrebbero permettere di vestire i bambini con abiti principeschi (cosa che spesso fanno fuori dalla scuola) la presenza di una divisa garantisce anche alle persone normali di poter vestire i bambini in modo che non si sentano discriminati per gli abiti. Ovviamente questo non risolve il problema, ci sono bambini che girano con l’ultimo modello di telefonino della Apple (che qua costa come lo stipendio mensile di un lavoratore laureato) e bambini che non se lo possono permettere però, almeno per gli abiti, non si fa discriminazione e questo aiuta molto.

  5. Il “grembiule” a mio avviso è un segno… segno di appartenenza a Qualcosa. Quando a un bambino grembiulato si chiede al mattino per esempio: – Dove vai?- lui/lei risponde:- A scuola!- . Egli/ella si sente parte di un qualcosa, è il suo essere un pezzettino di scuola. Imparano ad allacciarlo, piegarlo e riporlo anche pensando alla fatica che si fa a casa per stirarlo…, insomma gestiscono la cerniera, i bottoni, il colletto (se c’è).
    Poi se lo si vede come omologazione, beh che dire di bimbe o bimbi con le stesse scarpe della stessa marca… oppure tutti i bambini con lo stesso tipo di zainetto/diario/astuccio etc.
    Capisco che lavare/stirare il grembiule sia un peso per le famiglie…
    Coi miei alunni la vivo così; credo che considerare il grembiule in quest’ottica significante non lo faccia passare come un’omologazione.

  6. A me, in qualità di insegnante della Scuola dell’Infanzia, il grembiule inteso come divisa non piace affatto. Noi a scuola facciamo portare un grembiulino da usare per non sporcare i vestiti durante le attività più “pastrocchione”, ma, finite quelle, si torna ad essere se stessi coi propri abiti. Oltretutto il grembiule limita l’autonomia in bagno dei bambini: quante volte ho dovuto far cambiare bambini con chiazze bagnate, perchè mentre facevano pipì il grembiule era scivolato davanti al getto…!

  7. Sicuramente quando i bambini sono in età prescolare sarebbe utile avere il grembiule. Il bambino si sta formando e non ha ancora cognizione di cose che i genitori danno per scontate, essendo queste specifiche dell’etá adulta Durante il periodo delle elementari, non ne vedo l’importanza (o comunque, l’essenzialitá): iniziano gli studi, basta avere un grembiule da mettere e togliere durante le ore piú “pasticcione” (cit.), ma andando avanti con gli studi é importante che da teenager i ragazzi abbiano la totale libertà di scegliere come vestirsi, essendo la scelta dell’abbigliamento parte formativa dell’individuo, che inizia ad utilizzare i vestiti per sentirsi appartenente ad un certo tipo di gruppo.

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