“Il Mio Prof Mi Odia”: Solo Dopo Alcuni Anni Ti Renderai Conto che Non Era Così

Nel corso della nostra vita scolastica spesso compiamo un errore: non attribuire la giusta importanza verso i nostri docenti. Quante volte infatti, di fronte ad un brutto voto, abbiamo digrignato i denti e pensato: «Il prof ce l’ha con me». In effetti avevamo ragione: il professore ce l’aveva davvero con noi, ma non esattamente come pensavamo.

Il Mio Prof Mi Odia

Il docente in realtà voleva solo incoraggiarci, indicarci che quello che stavamo facendo non andava bene e che potevamo fare di più. Ma nella nostra adolescenza questo discorso non poteva esistere: dovevamo per forza avere un nemico.

In realtà gli insegnanti hanno avuto una pazienza infinita e continuano ad averla tutt’ora. Cercano in tutti i modi di far capire ai ragazzi quale sia la direzione giusta, cercano di valorizzare i talenti. Ma spesso tutto ciò si trasforma in un’impresa titanica.

Questo succede perché viene impedito loro di svolgere in maniera corretta e coerente il proprio lavoro. Gli alunni sono diventati “intoccabili”: guai al professore che prova a fargli notare qualcosa! Celere è infatti l’intervento dei genitori che fanno notare quanto in realtà sbagli il professore.

Per non parlare poi della strumentazione che spesso è carente e quindi costringe anche il docente ad essere altrettanto carente. Non ci resta dunque che parlare col famoso “senno del poi” e rimpiangere un pochino i nostri docenti che forse non abbiamo ascoltato fino in fondo.

La consolazione però c’è: in età adulta ci rendiamo conto quanto avessero ragione. Ad esempio il brutto voto in Italiano doveva essere una prova da superare e non un ostacolo per impedirci di proseguire. Purtroppo ci rendiamo conto degli sforzi fatti dai nostri docenti solo quando è tardi e non possiamo più riconoscergli i meriti.

Col termine di questo anno scolastico vorrei che tutti i genitori dedicassero qualche secondo della loro giornata per ripensare ai propri insegnanti. Col senno del poi, hanno avuto ragione? Hanno fatto un buon lavoro per renderci persone motivate e capaci? Oppure abbiamo intrapreso la direzione opposta?

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