Il Presidente della Commissione Istruzione al Senato, Sen. Mario Pittoni nel suo Disegno di Legge punta l’attenzione su alcuni argomenti particolarmente cari ai precari, per porre un limite al comma 131 della legge La Buona Scuola.
In particolare si parla di precedenza ai docenti con 36 mesi di servizio. Infatti, diversamente dal Ministro Bussetti che sembra non avere fretta a riguardo, come è chiaro dalle sue parole “Abbiamo tempo fino a settembre 2019 per decidere se e come intervenire“, il Disegno di Legge del Sen. Pittoni si può riassumere in questo modo: ”Immissione in ruolo di diritto per i precari che superano i 36 mesi di insegnamento e, in assenza di disponibilità, precedenza assoluta per gli incarichi di supplenza”, come riportato da Italia Oggi.
Riguardo alle assunzioni, parliamo di 50% di graduatorie ad esaurimento e 50% concorso. Nessuna variazione dunque nelle percentuali di assunzioni, essendo il provvedimento interessato ai docenti che già occupano le prime posizioni delle graduatorie ad esaurimento.
Per i docenti che invece non sono inseriti nelle graduatorie ad esaurimento si prospetta la maturazione del diritto di ammissione in ruolo sulla base del servizio svolto. Pensiamo ai docenti di II o III fascia delle graduatorie di istituto. Già ad oggi il Decreto Legislativo n. 59 del 13 aprile 2017 superava la necessità di essere in possesso dell’abilitazione, prevedendo un regolare concorso anche per i docenti con 36 mesi di servizio negli otto anni precedenti. Ma ora si parla di maturazione del diritto all’ammissione anche senza concorso. Ovviamente questo porterebbe alla necessità di una graduatoria ulteriore.
Italia Oggi ce ne parla in questo modo: ai precari triennalisti venga attribuito il diritto all’immissione in ruolo, dall’anno successivo alla maturazione dei 36 mesi, nelle assunzioni a tempo indeterminato “nella provincia o regione diverse da quelle di appartenenza, a condizione che siano esaurite tutte le graduatorie a tempo indeterminato e che non ne sia previsto l’aggiornamento per l’anno successivo”.
Il Disegno di Legge dà inoltre priorità nell’attribuzione delle supplenze al 30 giugno o nelle supplenze temporanee, per tutta la provincia scelta, senza limitazione di scuole. Ciò ovviamente è dovuto all’impossibilità di assicurare l’immissione in ruolo a tutti i docenti che raggiungeranno a partire dal 1° settembre 2019 il limite dovuto.