Insegnamento Latino alle Medie, Bianchi: Può Essere una Scelta Opportuna

Bianchi si esprime in merito al tema della reintroduzione dell’insegnamento del latino alle medie.

Latino Alle Medie

In risposta a un’interrogazione presentata da Antonio Barboni, Anna Maria Bernini, Nazario Pagano, Urania Papatheu e Fulvia Caligiuri, senatori di Forza Italia, Bianchi dichiara: “Non è possibile immaginare un intervento  normativo per reintrodurre l’insegnamento del latino nelle scuole  medie, tuttavia, se deliberato dai collegi dei docenti nell’ambito dell’autonomia riconosciuta ai singoli istituti, può essere una scelta opportuna “per valorizzare l’eredità della tradizione greca e latina, così da trasmetterla alle studentesse e agli studenti, non soltanto come patrimonio del passato, ma come chiave di interpretazione e di lettura della contemporaneità“.

Il Ministro è d’accordo nel “riconoscere il valore formativo delle lingue classiche essenziali per comprendere il presente e per sviluppare i saperi fondamentali che conducono alla riflessione e alla più ampia conoscenza del mondo e della società moderni, allo spirito critico e al ragionamento necessari per l’emancipazione delle alunne e degli alunni, per la cittadinanza europea e per la difesa dei valori comuni“.

Però aggiunge che “un’eventuale reintroduzione di tale disciplina richiederebbe, un intervento normativo di tipo regolamentare che vada ad incidere sull’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola secondaria di primo grado con  una rimodulazione dell’intero piano di studi e dei relativi quadri orari“.

Continua dicendo che è “importante considerare che i collegi dei docenti possono, nell’ambito delle prerogative concesse dal ‘Regolamento sull’autonomia delle istituzioni scolastiche’, attivare insegnamenti e potenziare discipline, nel limite massimo del 20 per cento dell’orario delle lezioni. Alla luce di tale quadro di riferimento, si può ritenere, pertanto, che il piano triennale dell’offerta formativa delle scuole secondarie di primo grado possa prevedere, se opportunamente deliberato, anche l’insegnamento del latino“.

“In tal  modo, già a partire dalle scuole secondarie di primo grado si potrà valorizzare l’eredità della tradizione greca e latina così da trasmetterla alle studentesse e agli studenti, non soltanto come patrimonio del passato, ma come chiave di interpretazione e di lettura della contemporaneità” conclude.

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