La preside di un istituto ha rimproverato un insegnante che si è messo a fumare durante una lezione on line. È dal 1975 che il fumo è vietato nelle scuole, legge poi rincarata nel 2013. Per chi non rispetta il divieto c’è una sanzione pecuniaria che va dai 27,5 ai 275 euro ed un provvedimento disciplinare.
La dirigente in questione ritiene che l’abitazione degli insegnanti durante la didattica a distanza sia da considerarsi alla stregua di un’aula scolastica.
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In mancanza di una specifica direttiva dovrebbe essere comunque usato il buon senso da entrambe le parti. Se la preside non è in diritto di ammonire un professore che fuma in casa sua, il docente dovrebbe rendersi conto del cattivo esempio che dà ai suoi studenti mostrandosi con una sigaretta in bocca.
