La Polizia Infuriata Con L’Ex Ministro Salvini: “Ci Aveva Promesso di Pagare gli Straordinari, ma i Soldi Non Ci Sono”

L’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini è accusato dal sindacato della Polizia di non aver mantenuto la promessa di pagare agli agenti gli arretrati per gli straordinari fatti nel 2018 e nel 2019.

Polizia Infuriata

Il Viminale non ha i fondi necessari al pagamento e la Silp Cgil tuona sul web: “Ecco i documenti che certificano il bluff del Viminale targato Matteo Salvini”, allegando la comunicazione del Ministero dell’Interno che “certifica l’assenza di risorse per gli straordinari relativa al 2018 e al 2019”.

Mario Roselli, segretario nazionale del sindacato, scrisse una lettera lo scorso giugno avente per oggetto “Prestazioni di lavoro straordinario rese nel periodo 2018-2019 da parte del personale della polizia di Stato. Inaccettabili ritardi nel pagamento”. Più precisamente “inaccettabili ritardi nel pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario rese dal personale della polizia di Stato oltre il monte ore assegnato agli uffici/reparti, ovvero oltre le canoniche 55 ore pro capite, a decorrere dal mese di febbraio 2018”.

La missiva continua: “Lo scorso anno il governo ha provveduto a uno stanziamento nel decreto sicurezza di circa 38 milioni di euro. Importo che i fatti ci inducono a ritenere insufficiente, se oggi ci troviamo nuovamente a reclamare la corresponsione di emolumenti arretrati. Non è tollerabile che a un operatore di polizia da una parte lo si obblighi a prestare attività lavorativa oltre l’orario ordinario di servizio, senza possibilità di esimersi, dall’altra non si provveda mensilmente al pagamento di quanto dovuto”.

La risposta è arrivata qualche giorno fa da parte del Ministero dell’Interno, ormai orfano di Salvini e chiarisce che, anche se i fondi non ci sono, gli arretrati verranno liquidati entro il 2020. Si legge: “Al riguardo è stato comunicato che sono in corso le iniziative finalizzate al reperimento delle necessarie risorse aggiuntive”.

Gli straordinari non ancora pagati per il 2018 e il 2019 potranno essere “messi in liquidazione in presenza della accertata disponibilità finanziaria sull’apposito capitolo di bilancio”. Viene poi sottolineato che “le ore di straordinario rese nel 2018, qualora non liquidate e non recuperate entro il 31 dicembre dell’anno in corso, saranno comunque retribuite entro l’anno 2020”.

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