La Vita in Libertà di Annamaria Franzoni, ma a Cogne Non La Vogliono Vedere

La storia del piccolo Samuele, morto in circostanze misteriose nella sua casa di Cogne e del cui omicidio fu accusata la madre Annamaria Franzoni, la ricordiamo tutti.

annamaria franzoni

La donna, dopo il carcere, ha ottenuto gli arresti domiciliari e in seguito la libertà.

Ora vive con il marito Stefano, che ha sempre creduto alla sua innocenza, e i due figli Davide e Gioelle, quest’ultimo venuto al mondo dopo la morte di Samuele.

“Sono felice, finalmente posso vivere la mia vita” ha confidato Anna Maria Franzoni ad una parente.  La donna, al momento, se ne sta chiusa dentro casa, barricata nel suo “fortino”, non vuole vedere nessuno ma sono principalmente i cronisti che evita. E sebbene la gente si divida tra innocenti e colpevolisti,  la maggior parte di loro sono pronti a giurare ancora sulla sua innocenza. “Vuole solo essere dimenticata, vuole essere lasciata in pace. Siete brutta gente“, dicono in coro i pochi disposti a parlare con i cronisti. Il nuovo vicino di casa della Franzoni afferma: “Fa una vita tranquilla, tempo fa ho festeggiato le mie nozze d’argento all’agriturismo dei Franzoni e Anna Maria ci ha fatto la torta. Ora è una persona serena”.

La Franzoni, che fino ad ora non aveva mai potuto tornare a Cogne, è stata fotografata mentre cammina per le vie del paese. E non tutti, a giudicare dai commenti, hanno gradito il suo ritorno.

Questi alcuni dei commenti: “Io invece sono stata sempre convinta che sia stata lei intanto il figlio più grande lo ha accompagnato a prendere il pulman per andare a scuola il pigiama imbrattato di sangue era il suo ho seguito molto questo caso ricordo tutti i particolari di quell’ indagine è stata lei e non lo ha mai ammesso e non lo ammetterà mai come può ammettere di aver ucciso in quel modo il proprio figlio ha cercato di rimuovere tutto facendo subito un altro figlio“.

E ancora: “Una vera madre sarebbe corsa dietro l’ambulanza che portava il figlio all’ospedale e non aspettare il marito e i carabinieri. Quei 30 anni li doveva fare tutti e io parlo da madre che sa cosa vuol dire perdere un figlio

Per concludere: “Io ho sempre pensato che probabilmente aveva dormito poco, faceva freddo era nervosa, il bambino (povero amore) faceva i capricci e lei ha perso il controllo è come suol dirsi: in un momento di ira ha passato un guaio, ovviamente non è una giustificazione, ed è anche il fatto che lei è viziata e gnattosa, ma ripeto non è una giustificazione!”

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