Il Ministro Salvini è senza dubbio una figura controversa nel panorama politico italiano. Proprio per questo motivo l’accostamento della sua persona a Benito Mussolini ha fatto molto discutere.
La vicenda è accaduta a Palermo dove una docente è stata sospesa per 15 giorni. Le accuse? Omesso controllo. Uno dei suoi alunni infatti ha svolto una ricerca avvalendosi del supporto visivo ed ha accostato il “decreto sicurezza” di Salvini con le Leggi Razziali.
Nel caos però è finita la docente che ora sta ricevendo solidarietà su più fronti. A sostegno dell’insegnante anche la senatrice pentastellata Bianca Granato, che si è espressa in questi termini sulla vicenda: «Alla docente si contesta il fatto di non aver esercitato una indebita censura sull’elaborato multimediale del suo allievo. Ma la scuola italiana non è la scuola del pensiero unico, è la scuola della Costituzione che all’art.21 sancisce la libertà di pensiero e di espressione. È un delitto reprimere il libero pensiero di uno studente e nessun docente che ha una coscienza se ne macchierebbe».
Non è mancata inoltre l’occasione per fare polemica e indirizzare qualche frecciatina nei confronti del Ministro. Granato infatti prosegue: «Quando richiedo al Ministero l’intervento di ispettori per casi di abusi sui docenti e sugli studenti, la solfa è sempre la stessa e mi si dice che gli ispettori sono pochi; in questo caso invece gli ispettori sono stati subito inviati a scuola. Ma allora gli ispettori ci sono, non sono una specie estinta. Bene mi fa piacere!».
Nel frattempo arriva un primo riscontro del ministro Salvini, il quale annuncia pubblicamente: “Spero torni presto a scuola”