Si chiama Mauro Iandolo e canta con la mimica facciale e le mani, esattamente come prevede il suo essere interprete della LIS (Lingua dei Segni italiana), come abbiamo visto sul palco di Sanremo con Le Vibrazioni.
Una delle novità di questo Sanremo è proprio l’introduzione di un traduttore LIS simultaneo per i brani: qualcuno che canti con la faccia e con le mani, incantando tutto il pubblico, anche quella fetta che non conosce la lingua dei segni. E proprio di incanto possiamo parlare per Mauro Iandolo, quando sul palco di Sanremo 2020 ha interpretato Dov’è, il brano de Le Vibrazioni.
Mauro Iandolo, 37 anni, è un vero esperto del linguaggio dei segni. Lo ha imparato sin da piccolissimo per intrecciare un dialogo alla pari con i suoi genitori entrambi non udenti. Ha studiato quindi – e molto – questa meravigliosa lingua fatta di gesti, partendo dall’amore familiare.
Mauro però non è nuovo alle luci della ribalta: ha già calcato le scene del Parco della Musica a Roma e affiancato Papa Francesco a Nettuno. La proposta della band lo ha emozionato, ma non certo scoraggiato. Come da lui stesso dichiarato, ha chiesto a Le Vibrazioni di poter lavorare sul testo per rendere più fluida la traduzione. Le canzoni sono ricche di metafore, che per essere adattate alla LIS vanno sciolte e adeguate. “Appena mi sono messo al lavoro sul brano è nata subito questa sintonia. È nata da sola, sembrava un brano scritto per me…” racconta l’interprete all’agenzia giornalistica AGI.
E sarà stato sicuramente ancora più felice di far parte di un progetto unico nella storia del Festival di Sanremo, dato che non era mai successo prima di ora: la possibilità per i non udenti di godere dei testi delle canzoni tramite sottotitoli e LIS, che si affiancano all’audio descrizione. Il tutto, disponibile su RaiPlay.