Ministro Azzolina: “Didattica a Distanza Obbligatoria, Tutti Ammessi a Maturità e Terza Media”

Durante il programma “Che tempo che fa” il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha di nuovo dichiarato che le scuole italiane non riapriranno finché non ci sarà la totale sicurezza.

Roma, 19 mar. (askanews) – “Possiamo e riapriremo le scuole solo quando avremo la certezza che studenti e personale potranno rientrare in assoluta sicurezza”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina nel corso di una intervista a Skytg24 che ha voluto ringraziare i docenti “che stanno compiendo uno sforzo straordinario”. Oggi in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il premier Conte ha detto che i vari provvedimenti assunti dal governo per contrastare l’emergenza coronavirus, non potranno che essere prorogati. “La scuola non si ferma, ringrazio i nostri insegnati che stanno provando a garantire un rapporto con i nostri studenti in una situazione di emergenza planetaria dove ogni sicurezza è andata in frantumi”. Sulla didattica a distanza la Azzolina ha ammesso “che la situazione nel paese non è la stessa in tutto il paese e che c’è una realtà complessa. I soldi che abbiamo messo serviranno proprio a questo. Fino ad oggi sono stati assegnati alla scuola 85 milioni di euro, molti dei quali per gli alunni più deboli e per gli strumenti tecnologici”. Mentre, ha annunciato, 43,5 milioni andranno alle misure di igienizzazione e pulizie negli edifici scolastici.

Ha poi continuato: “Il Paese deve essere orgoglioso e fiero di tutto quello che sta facendo il personale scolastico. Il mio compito da ministro è pensare a diversi scenari se le scuole non riapriranno”. E in riferimento a quanto detto dal dottor Roberto Burioni, ossia che la scienza non può prendere decisioni politiche, il ministro ha affermato: “Ascolteremo ciò che le autorità sanitarie ci diranno. Come ministro non ho competenze mediche, torneranno solo quando le condizioni lo permetteranno. La politica sarà ancora più prudente, si assumerà le sue responsabilità ma non metterà a rischio gli studenti, quindi aspetta dati scientifici”.

E agli studenti che quest’anno dovranno affrontare gli esami di terza media e di maturità, assicura che verrà “garantito un esame serio”. Se le scuole dovessero riaprire entro il 18 maggio, la prova di maturità si avvarrà di una commissione interna e di un presidente esterno, con prova di italiano uguale per tutti ma seconda prova creata dalla commissione interna poiché “è necessario garantire prove aderenti a quanto gli studenti hanno effettivamente fatto durante l’anno“. In caso le scuole rimangano chiuse ci sarà solo l’esame orale.

La Azzolina si è detta molto fiduciosa negli studenti e nel loro senso di responsabilità e ha ribadito che verranno ammessi alla maturità anche i ragazzi che non hanno la piena sufficienza, dal momento che “la didattica a distanza ha risultati importanti ma non posso avere la matematica certezza di essere arrivata al 100 percento degli studenti. Se ci fosse un solo studente a cui non è stato garantito il diritto allo studio io devo garantire quel diritto”. Gli studenti di terza media, invece, se non potranno tornare a scuola verranno giudicati attraverso un elaborato progettato con i docenti.

E alla domanda di Fazio su un proseguimento della didattica a distanza anche in autunno in caso di permanenza del virus, il ministro ha risposto: “È uno degli scenari a cui stiamo pensando. Con lo staff del Ministero lavoreremo a tutti gli scenari. Domani in Consiglio dei ministri discuteremo a un decreto che farà riferimento anche a questi aspetti“. Intanto si attende l’approvazione del decreto che porterebbe la didattica a distanza da consigliata a obbligatoria.

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