Una nuova disgrazia si aggiunge a quella che ha provocato la morte di Emanuele Melillo, l’autista 33enne morto nell’incidente a Marina Grande di Capri.
La sua compagna, infatti, ha perso il bambino che aspettava. Solo poche settimane fa la coppia aveva dato il lieto annuncio sui social: “Aumentano i Melillo”.
Ma evidentemente il dolore per la scomparsa di Emanuele è stato troppo forte. Ricordiamo che il mini bus guidato dal giovane autista è precipitato per alcuni metri dopo aver divelto una ringhiera di protezione ed è precipitato su uno stabilimento balneare. I feriti in tutto sono stati 28, nessuno in pericolo di vita.
I testimoni assicurano che Emanuele ha cercato fino alla fine di evitare il peggio: “Mi è sembrato di vedere la scena dall’esterno del bus. La ruota ha toccato il marciapiede, come se fosse fuori asse – ha riferito uno di loro – L’autista ha cercato di sterzare: ha appoggiato anche la testa al finestrino come voler accompagnare la manovra. Poi ho visto la ringhiera venire meno ed ho sentito il bus scivolare, come se fossimo in un frullatore. Non so cosa abbia causato l’incidente. So solo che oggi siamo qui a raccontarlo. Mi dispiace solo per quel povero ragazzo”.
