L’ex vice primario del Pronto Soccorso di Saronno (Varese), Leonardo Cazzaniga, è stato condannato all’ergastolo per aver causato morti in corsia e altri due omicidi al di fuori dall’ospedale. La condanna è arrivata a più di tre anni dall’arresto ed è stata emessa dalla Corte d’Assise del Tribunale di Busto Arsizio dopo una lunga sessione di Camera di Consiglio.
Cazzaniga era stato arrestato nel novembre del 2016 con accuse gravissime: la morte di dodici pazienti nel suo reparto e di tre persone vicine alla sua vita privata. Infatti l’accusa prevedeva che avesse causato anche le morti della suocera, Maria Rita Clerici, e della madre, del marito e del suocero della sua ex amante, Laura Taroni.
Quindici in tutto, le morti imputate a Cazzaniga, al momento dell’arresto nel 2016; adesso, per due dei morti in corsia è stato assolto, come anche per la morte del marito dell’ex amante, già a sua volta condannata a trent’anni e nota alle cronache come “infermiera killer”. Resta colpevole delle morti di dieci pazienti e di due dei familiari della donna.
Due amanti diabolici, oltre che crudeli. al di là delle morti in ospedale, gli omicidi dei familiari della Taroni sono da ricercare nel desiderio di entrambi di vivere la loro relazione eliminando fisicamente tutti quelli che potevano rappresentare un intralcio.
La condanna dell’uomo prevede l’isolamento diurno per tre anni. il pm Maria Cristina Ria e il procuratore Gianlugi Fontana avevano avanzato richiesta di ergastolo e la Corte D’assise del Tribunale di Busto Arsizio ha ritenuto opportuno accoglierla. Inoltre, la condanna per Leonardo Cazzaniga prevede anche le pene accessorie, per cui sono state comminate l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione per cinque anni dall’esercizio della professione medica.