Ha lasciato un vuoto profondo tra i suoi studenti la professoressa di inglese Rossella Tadini, 58 anni deceduta qualche giorno fa. Tanto profondo che hanno manifestato il loro dolore riempiendo i muri dei bagni di scritte.
La preside della scuola secondaria di Mezzago (Monza e Brianza) dove la professoressa ha insegnato per 26 anni, si è dimostrata molto comprensiva verso gli studenti e ha commentato così quei messaggi d’affetto: “Certo, non è una buona cosa scrivere sui muri. Ma, come ho detto agli studenti entrando in ogni classe, un’esplosione di spontaneità così forte merita profonda comprensione. Rimarranno ancora un po’ di tempo, poi le faremo pulire”.
Anche il professore Fedeli ha espresso la sua opinione in merito: “A volte è bello scrivere sui muri dei bagni, perché lì si dice quello che si pensa veramente”. Rossella aveva un cancro contro cui ha combattuto per quattro anni fino alla fine.
Il suo collega professor Fedeli l’ha voluta ricordare con queste dichiarazioni: “Così semplice e coerente che si faceva amare anche nelle classi che il resto di noi docenti considerava ardue da scolarizzare”. Il Giornale di Vimercate l’ha voluta omaggiare con un articolo, nel quale si legge anche un ricordo dei familiari e degli amici: “Non si è mai arresa, finché ha potuto si è seduta in cattedra per stare vicina ai suoi ragazzi. È stata una grande persona, non potremo mai dimenticare il suo sorriso”
Durante il funerale sono stati consegnati alla famiglia della professoressa tutti i messaggi e i cartelloni che sono stati scritti per lei dai suoi studenti.