Il 2 febbraio si sono tenuti i funerali del piccolo Giuseppe Dorice, il bambino di 7 anni ucciso dal patrigno a colpi di bastone a Cardito (NA). La cerimonia si è svolta nel pomeriggio nella Parrocchia di San Giuseppe in via Aldo Moro a Pompei. Solo il giorno precedente è arrivata l’autorizzazione alle esequie da parte dell’autorità giudiziaria.
In tanti si sono stretti intorno alla famiglia di Giuseppe, e in molti si chiedono se questa tragedia potesse essere evitata, se ci sono stati dei segnali che amici, famigliari e istituzioni avrebbero dovuto cogliere. I funerali sono stati autorizzati dalla famiglia di Felice Dorice, padre dei bambini ed ex compagno di Valentina Massa.
La donna al momento non risulta indagata ma la sua posizione è ancora al vaglio degli inquirenti. La mamma del piccolo Giuseppe ha spiegato così agli inquirenti la sua posizione: “Ero sotto choc non riuscivo a muovermi”. I soccorsi sono stati chiamati molto in ritardo, quando il bambino era in agonia da almeno 5 ore, sdraiato sul divano di casa. Il padre alle telecamere di Pomeriggio Cinque ha detto: “Non riesco a darmi una spiegazione a questa tragedia. Non capisco tutta questa crudeltà nei confronti di mio figlio“.
L’uomo poi ha affermato che l’ex compagna gli impediva di vedere i figli. Noemi, la sorellina di Giuseppe, è rimasta sfregiata a causa dei colpi ricevuti dal patrigno Tony Essobti Badre, ed è tuttora in ospedale. La bambina più piccola, di 4 anni, non è fortunatamente rimasta coinvolta nel drammatico episodio ed è stata affidata ad un istituto. I giudici hanno infatti tolto la patria potestà ad entrambi i genitori.
La madre del piccolo Giuseppe ha lasciato al termine della funzione la chiesa da un’uscita secondaria. Rabbia di alcuni dei presenti: “Se ne deve andare, non esiste che si sia presentata”. Nessun contatto con il padre biologico di Giuseppe, anche lui presente in prima fila.
