Avete presente quando vincete l’Oscar? O quando vi chiama il capo nel suo ufficio per darvi l’aumento? Oppure quando fate carriera e vi ritrovate seduti al tavolo del CDA di una multinazionale?
Se non vi viene in mente nessuna di queste scene, niente paura: siete insegnanti… proprio come me!
Questi traguardi non sono per noi e forse non lo saranno mai. Poco importa e in fondo va bene così, perché non siamo entrati nel mondo della scuola per ritirare premi, diventare ricchi o fare carriera.
Già, il nostro è un lavoro sporco che qualcuno doveva pur fare.
Ciò non vuol dire, però, che anche noi non abbiamo i nostri successi. Saranno magre, saranno poche, ma anche il percorso di un docente può essere costellato da tante soddisfazioni.
Le più interessanti sono, secondo me, quelle piccole, spesso insignificanti per un Dirigente e invisibili ai colleghi, l’importante è che non lo siano per noi, perchè anche gli insegnanti ottengono delle belle vittorie: devono solo saperle guardare.
L’obiettivo, però, non è quello di salire su un podio per ritirare chissà quale medaglia, ma di apprezzare la qualità della nostra vita scolastica scoprendo che il nostro tempo in classe passa lieve con vari “momenti di trascurabile felicità”.
Per me #UnSuccessoNascosto è uno studente di seconda media che mi chiede di andare in biblioteca dicendo: “Come facevamo l’anno scorso!”
Il ragazzino evidentemente ha amato quel laboratorio durante il quale andavamo nella biblioteca della scuola. Con quell’attività abbiamo letto Pennac, le fiabe di Andersen e molto altro…
Con quel laboratorio abbiamo interpretato personaggi, giocato con la letteratura, conosciuto tanti libri.
Per me #UnSuccessoNascosto è trovare, il giorno della scomparsa di un vecchio scrittore, la casella di posta piena di mail. I miei ex allievi si sono ricordati che avevamo letto brani tratti dalle sue opere, avevamo studiato la sua biografia e lo avevano citato nelle loro tesine di fine anno. Sentendo risuonare quel nome nei vari Tg, si sono ricordati del nostro lavoro e lo hanno compreso.
#UnSuccessoNascosto è trovare un cartellone sulla cattedra non richiesto. Nella noiosa ora di supplenza, i ragazzi hanno pensato di fare un grande schema colorato sì, ma di grammatica!
Ma i successi nascosti sono anche a lungo termine, come quando dopo molti anni una ex studentessa, ormai giovane donna, ti incontra per caso e ti ringrazia per il passato. Perché nella vita di un docente capita di piantare semi e di non vederli crescere.
Sono piccole cose apparentemente senza importanza, perché ci sono istanti in classe fatti di sguardi innocenti, di piccole azioni disinteressate e di parole spontanee. Sono momenti, direbbe il poeta, “fatti della stessa sostanza dei sogni”, esteriormente impalpabile, ma nutrimento fondamentale della nostra quotidianità.
E il vostro SuccessoNascosto, qual è?
Un mio piccolo grande successo nascosto è stato trovare nell’armadio di scuola (che gli alunni sanno essere mio) un piccolo righello smozzicato ma con scritto su, col pennarello indelebile, “Noi adoriamo la professoressa”, seguito da quattro firme bellissime…Ho pianto per l’emozione
Vi adoro anch’io!!!