“Non Deve Succedere Agli Altri”: Lo Strazio del Padre di Raffaele, Morto in Classe a 17 Anni

Antonio Barresi, il padre di Raffaele, il 17enne di Catania morto all’improvviso per un malore in classe, ha chiesto di far luce su quanto è successo con queste parole: “Che il sacrificio di mio figlio non sia vano, va onorato perché non ci sia più un altro Raffaele Barresi e un altro Antonio Barresi che soffre per il figlio“.

padre di raffaele

L’uomo, ancora distrutto per la perdita del figlio, ha voluto mettere in guardia tutti affinché drammi del genere non accadano più: “Bisogna che ci si svegli affinché si capisca che non si deve trascurare nessun campanello d’allarme e si riduca a rischio zero ciò che è successo a mio figlio. Non deve più succedere, si deve essere consapevoli dei rischi“. Ha poi aggiunto: “Tanti giovani sognano un futuro nello sport e la vita dei più talentuosi rischia di andare distrutta perché, pur non avendo il necessario certificato medico per l’attività agonistica, riescono comunque a svolgere una normalissima attività sportiva. L’attività sportiva, anche quella occasionale, va controllata e ognuno si deve prendere le proprie responsabilità“.

Anche la ministra della salute, Giulia Grillo, ha espresso la sua vicinanza alla famiglia del ragazzo: “Mi unisco al profondo dolore della famiglia e dei compagni di Raffaele Barresi, il giovane studente morto per arresto cardiaco al “Principe Umberto di Savoia” di Catania. Ho già chiesto l’accertamento dei fatti per far luce piena luce su quanto accaduto” ha affermato la Grillo, sottolineando che è necessario “capire se i soccorsi siano stati immediati e se sia stato usato correttamente il defibrillatore presente nell’istituto scolastico” perché “La scuola è il primo luogo dove i nostri figli devono sentirsi al sicuro e le istituzioni devono garantire le misure di primo soccorso“.

Da quanto è emerso i soccorsi sarebbero stati immediati. Sia gli insegnanti che la preside si sono attivati, praticando il massaggio cardiaco e utilizzando il defibrillatore presente nell’istituto, prima dell’arrivo degli operatori del 118, che hanno invano cercato di rianimare il ragazzo. I funerali di Raffaele si sono svolti il 3 dicembre alle 15.30 presso la chiesa San Pio X di Nesima.

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