Obbligo Green pass Over 50, Costa: Stiamo Facendo Una Valutazione

Il sottosegretario alla Salute Costa si esprime in merito all’obbligo di green pass per over 50.

Obbligo Green pass Over 50

L’obbligo del green pass per gli over 50 rimane fino al 15 giugno. C’è una valutazione che stiamo facendo, e sulla quale io personalmente sono d’accordo, è di trasformare prima del 15 giugno il green pass rafforzato in certificato verde base, questo consentirebbe a molti cittadini di tornare a lavorare ovviamente facendosi il tampone” afferma.

Nei prossimi giorni il Governo emanerà un decreto dove verrà stabilito un vero e proprio cronoprogramma, certamente dal 1 aprile inizierà una fase di allentamento di misure restrittive. Fin da subito ci saranno delle situazioni dove il green pass non sarà necessario” prosegue.

“Ad esempio gli spazi all’aperto, nei bar e nei ristoranti, da aprile non sarà più necessario richiedere il green pass. E poi arriveremo a una estate senza più restrizioni” aggiunge.

Domani sarà un giorno da ricordare per i tanti pazienti ricoverati nei reparti di degenza dei nostri ospedali e per le loro famiglie. Si potrà infatti tornare a far visita ai propri cari per almeno tre quarti d’ora al giorno” continua

Dopo due anni, finalmente, un altro segnale concreto di ritorno alla normalità, consapevoli che il calore umano e l’affetto di un familiare sono una delle migliori cure per tutti coloro che in questi mesi sono stati costretti ad affrontare in solitudine dolori e sofferenze” dice.

Poi: “La vicinanza al malato da parte di una persona cara aiuta ad affrontare meglio la degenza in ospedale ed è fondamentale nell’accompagnarlo durante il processo di guarigione. Questo nuovo passo si inserisce nel percorso di ripresa graduale delle attività ordinarie e di screening negli ospedali, nel solco dell’umanizzazione delle cure, al fine di rispondere in maniera adeguata ai bisogni di salute dei cittadini“.

“Sarà necessario il green pass rafforzato ottenuto con tre dosi oppure quello ottenuto dal completamento del ciclo vaccinale primario o da guarigione, entro sei mesi. In questi due ultimi casi è necessario però presentare anche l’esito negativo di un tampone rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti” conclude.

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