Obbligo Vaccinale, La Frustrazione dei Presidi: “La Politica Deve Risolvere i Problemi, Non Crearne alle Scuole”

L’obbligo vaccinale, negli ultimi mesi, è stato al centro di un forte dibattito soprattutto in ambito scolastico. Al riguardo è intervenuto recentemente anche il Ministro Matteo Salvini che ha proposto una proroga riguardo alla scadenza per presentare le attestazioni delle avvenute vaccinazioni.

Obbligo Vaccinale

La scadenza per presentare tali attestazioni è infatti fissata al 10 marzo. Ma cosa ne pensano i dirigenti scolastici riguardo questa spinosa vicenda? Il loro pensiero fa riferimento soprattutto alla confusione politica riguardo questo argomento, sottolineando come una proroga non risolve di fatto alcun problema, serve solo a mantenere il caos nelle scuole italiane.

Mario Rusconi, intervenuto ad Unomattina, parlando in veste di vicepresidente dell’Associazione Nazionale Presidi ha dichiarato: «Chi non ha la situazione vaccinale in ordine non potrà entrare nelle scuole dell’infanzia dal prossimo 11 marzo». Ha dunque spiegato quali saranno le conseguenze in caso non si presentasse l’attestato.

Ha poi aggiunto: «La politica deve tenere conto di tutti i problemi concreti. La scuola non può essere lo smistamento di tutti i problemi dell’Italia. Noi presidi non possiamo fare altro che applicare le leggi. Semmai è la politica che dovrebbe pensare meglio a come risolvere la situazione in modo chiaro e definitivo».

La situazione dunque diventa, giorno dopo giorno, sempre meno chiara. Non potrà essere una proroga a sistemare la vicenda. Serve infatti un intervento decisivo da parte del governo che prenda una posizione chiara una volta per tutte.

È bene ricordare che, attualmente, per gli studenti della primaria e secondaria che non risultino in regola con le vaccinazioni, avranno una multa che va dai 100 ai 500 euro mentre per quanto riguarda gli alunni della scuola dell’infanzia ed il nido vi sarà l’impossibilità di continuare a frequentare la scuola.

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