Un argomento molto dibattuto, e a cui il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio tiene molto, è senza dubbio il finanziamento per inserire il tempo pieno in tutte le scuole primarie. La questione risultò particolarmente controversa, infine però la Commissione Bilancio della Camera approva l’emendamento sul tempo pieno. Il pentastellato Di Maio quindi sottolinea come questa sia una promessa mantenuta.
“Tutti coloro che vorranno potranno aderire al tempo pieno che ci sarà in tutte le scuole elementari e che ci consentirà l’assunzione di 2000 nuovi insegnanti e in parte il rientro dei cosiddetti ‘deportati della buona scuola’ che erano stati sparati con un algoritmo in tutta Italia, spesso lontani dalle loro famiglie”.
La questione però potrebbe essere un po’ diversa. L’assunzione di 2000 nuovi docenti infatti non basterebbe per coprire il tempo pieno dell’emendamento in questione. Occorrerebbero circa 40mila docenti in tutta Italia di cui 20mila solo al Sud.
Inoltre bisognerebbe considerare un’altra problematica, ovvero le mense scolastiche. Questa sarebbe una spesa a carico degli enti locali e si configura particolarmente difficoltosa da attuare, soprattutto se tutto deve essere pronto entro settembre 2019.
Insomma, l’emendamento sembrerebbe interessante, ma ci sono ancora molti aspetti da chiarire. Il ritorno a casa dei docenti del Sud che lavorano al Nord sembra essere solo un’affascinante favola, la realtà infatti è ben diversa. I docenti che si sono recati nel Settentrione non insegnano solo alla primaria: molti infatti insegnano alla materna oppure alla scuola secondaria.