L’infettivologo Massimo Galli esprime le sue perplessità in merito alla gestione delle quarantene a scuola. Infatti si è deciso che si farà partire la DaD solo al terzo caso positivo in classe.
“Su questa decisione sono perplesso perché è un problema di quarantene più che di Dad. Il mio timore è che nei contesti con pochi vaccinati, aspettare il terzo contagiato diventi rischioso” afferma a ‘iNews24’.
“Sperare che il virus attenda il terzo infettato senza conseguenze per tutto il resto della classe e delle loro famiglie mi sembra un’operazione azzardata” spiega.
Aggiunge che si dovrebbe pensare a vaccinare il prima possibile i docenti che non hanno risposto alla vaccinazione: “Potrebbe essere presa in considerazione questa ipotesi. Gli insegnanti però mediamente sono in una fascia di età meno anziana, quindi non sono tra quelli in cui è più probabile in assoluto trovare mancate risposte alle prime due dosi“.
“Anche se come in tutte le fasce di età, alcuni non avranno risposto al vaccino, e non è detto che rispondano alla terza. Non sono contrario, ma sarebbe importante sapere se hanno risposto alla vaccinazione” aggiunge.
Parla poi della proroga dello stato d’emergenza: “Credo che questa valutazione sia di competenza delle autorità politiche e sanitarie. Comunque vanno considerati gli elementi che in questo momento sono in via di sviluppo. Com’era atteso abbiamo una rilevante ripresa della diffusione dell’infezione, anche se è imparagonabile ai quasi due anni passati. Se il tasso di diffusione aumenta, abbiamo motivo di prorogare lo stato di emergenza“.
Infine esprime le sue preoccupazioni sui contagi: “Non quanto l’anno scorso, soprattutto perché l’alto tasso di vaccinati ci pone in una situazione nettamente migliore. Ma certamente non sono indifferente“.
