Nonostante la sua grinta e il clamore suscitato nel pubblico, Rita Pavone non scala la vetta della classifica parziale di Sanremo e si ferma in decima posizione. La sua Niente (Resilienza74) piace ma non troppo, verrebbe da dire.
Raggiunta in Liguria dai microfoni e dalle telecamere di Vieni da me, Rita Pavone è stata ben contenta di commentare questa posizione. Posizione che non la preoccupa né spaventa, perché non era la cima della classifica lo scopo della sua partecipazione sanremese.
“Non sono qui per la classifica“, ha detto Rita Pavone al pubblico del programma di Caterina Balivo. Nonostante la decima posizione, si dice entusiasta di essere a Sanremo a raccontare se stessa e i suoi anni, che non si sente per nulla addosso. Le preme trasmettere forza e emozioni – e c’è riuscita – a dispetto di quei 74 anni anagrafici che pare non le appartengano.
Il brano con cui partecipa alla gara la inorgoglisce particolarmente. Non solo perché è una canzone che le sta addosso a pennello, ma soprattutto perché è stata scritta da suo figlio. Comunione di idee con il figlio, quindi, che scrive un brano con i suoi principi ma che rispecchia perfettamente anche quelli della madre.
A Rita Pavone non importa la gara, non si cura della classifica: lei è a Sanremo perché quel palco è il tempio della musica, e lei è la musica che vuole onorare.
Infine, un po’ scherzandoci su, parla della sua altezza: è piccolina, Rita Pavone, 153 centimetri di pura grinta. Ben 3 cm in più di Kylie Minogue. Ma quando è sul palco dell’Ariston, davanti al pubblico e con il microfono fra le mani, si sente altissima.
Così dice. E non possiamo che crederle.
