“Ora Siete Improvvisamente Tutti Podisti? State a Casa”, il Sindaco si Sfoga Duramente

Gianfilippo Bancheri, il sindaco di Delia, in provincia di Caltanissetta, si è duramente sfogato contro il comportamento che, in questi giorni di quarantena, stanno tenendo i suoi concittadini.

In un video, il sindaco ha detto: “Moltissimi lo scrivono su Facebook, lo scrivono nei messaggi. Ma io vorrei capire: come andrà tutto bene? Come andrà tutto bene, se continuiamo ogni giorno a uscire per fare la spesa, quando la spesa si dovrebbe fare una volta ogni 10 giorni? Come andrà tutto bene se, ogni giorno, tantissime persone escono per andare a comprare le sigarette, al posto che prendersi – dato che hanno il vizio del fumo, va bene, non entro in merito – parecchi pacchetti e metterseli da parte? No, invece, escono per andare a prendere le sigarette ogni giorno“.

E ancora: “Come andrà tutto bene se la gente va e viene dal benzinaio? Ma questa benzina a cosa serve se dovete rimanere a casa? Come andrà tutto bene se tantissime persone chiedono che gli vengano fatti i capelli a casa? Il parrucchiere a domicilio! Ma questi capelli fatti in questo momento a cosa servono? Me lo fate capire?“.

sindaco delia

Il sindaco ha discusso anche su chi va a correre. “Come andrà tutto bene se tantissime persone mi chiamano per andare a fare la corsetta, perché ‘sono stressati’? Ma, ragazzi, io corro da vent’anni. Tra alti e bassi corro da vent’anni e Delia quelli che corriamo siamo massimo una ventina. Ora tutti podisti sono diventati a Delia? Tutti che vogliono correre. Ma dove andate a correre, se l’ultima volta che avete fatto un po’ di corsa è stato quando avete fatto la corsa campestre alla scuola elementare. Ma dove andate a correre?“.

Oggi, di domenica, tantissime persone in campagna ad arrostire le carni. A fare barbecue. Ma stiamo scherzando? Ma stiamo giocando con la pelle nostra e di tutta la cittadinanza? Facevano delle feste in un condominio! Stare a casa significa stare solo con la propria famiglia, non con i propri vicini di casa. Che poi voglio vedere con questi vicini di casa che confidenza avete. Tutto ora c’è questo buon vicinato a Delia? Tutti questi buoni rapporti di vicinato ci sono? Gente che, per fare il cartellone ‘Andrà tutto bene’, ha invitato venti persone. Chiamiamo cugini, parenti per fare un cartellone. Quello è rischio contagio, lo capite o no?“, ha continuato.

Ecco chi bisogna ringraziare davvero: “E qualcuno mi dice: ‘Sindaco, dobbiamo ringraziare quelli che rimangono a casa’. No. Io ho pensato a questa frase ed è no. Quelli che rimangono a casa stanno facendo il loro dovere, che oggi ha i caratteri dell’obbligatorietà. Dobbiamo ringraziare quelli che sono in trincea. Perché in Italia siamo bravi a capovolgere le cose. Dobbiamo ringraziare le migliaia di medici, infermieri, paramedici, forze dell’Ordine, vigili, associazioni di volontariato, sindaci.

Ha concluso: “Spero che lo capiate, perché ormai stiamo passando non più agli avvisi, ma alle denunce. Chi sbaglia paga. Perché qualcuno, evidentemente, non riesce ancora a collegare il cervello“.

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