“Smettetela con Le Fake News”, L’Appello dei Medici dell’Ospedale Niguarda di Milano

In questo periodo, sono state diffuse davvero tantissime notizie relative alle situazione attraversata dagli Ospedali, specialmente quelli del nord oberati da tutti i casi di contagio. Alcune di queste informazioni sono state totalmente corrette e hanno messo in evidenza la realtà. Altre, invece, si sono trattate solo di fake news che hanno seminato il panico e la consuguente “psicosi da coronavirus”.

Tra queste fake news, ce n’è una che spunta particolarmente e che riguarda l’Ospedale Niguarda di Milano. È partito tutto dall’alto tasso di contagi e dell’assenza di posti letto sufficienti in terapia intensiva. Qualcuno, così, ha diffuso l’informazione erronea: nella struttura i medici erano costretti a scegliere chi salvare. Ma arriva la totale smentita. Su YouTube.

roberto fuma galli niguarda fake news

È Roberto Fumagalli, direttore del Dipartimento di Anestesia e rianimazione dell’Ospedale Niguarda. Indossa il camice ed è seduto alla sua scrivania. “Oggi stiamo combattendo una battaglia molto importante nelle terapie intensive e negli ospedali in genere. Il tutto per cercare di vincere la malattia conseguenze dall’infezione da Coronavirus. Lo facciamo dal 24 febbraio, 7 giorni su 7, 24 ore su 24“, inizia il suo video. Poi, spiega: “Lavoriamo con gli altri reparti, lavoriamo con gli altri ospedali. Abbiamo formato una rete che possa consentire di fornire il massimo delle cure. Ogni giorno medici, infermieri, operatori, tecnici, curano i malati con tanta passione e tanta serietà. E sulla loro faccia non c’è ancora stanchezza, ma soltanto voglia di superare questa malattia. Purtroppo, nonostante il nostro enorme impegno, in queste ore sono girati messaggi e audio allarmanti, sbagliati, che descrivono una situazione che non rappresenta il vero”.

Il dottor Roberto Fumagalli racconta con precisione: “Non è vero che lasciamo morire i pazienti. Non è vero che non intuiamo i pazienti anziani. Non è vero che scegliamo chi curare in base all’età. E non è vero neanche che le terapie intensive sono piene di giovani. La percentuale di giovani ricoverati nelle terapie intensive è bassa“. Per questo motivo, il direttore sottolinea la necessità di stare attenti alle fake news e alla disinformazione. Questo, secondo Fumagalli, si può fare solo seguendo l’informazione qualificata.

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