Faccio lo Scientifico e vi racconto la storia di alcuni ragazzi e due docenti

Mi chiamo Arianna Moro, sono una studentessa di 17 anni e frequento il 4º liceo scientifico “Ludovico Pepe” di Ostuni! Sono qui per raccontarvi una storia, una storia che vede protagonisti alcuni ragazzi e due docenti!

Iniziava il 3º anno e tutti noi alunni cominciavamo scuola con la solita tristezza di chi sa che non cambierà nulla! Stessa monotonia, lezioni, compiti, studio e verifiche! L’unica cosa che sapevamo sarebbe cambiata era il nome del docente di informatica, come ogni anno, e dovevamo solo imparare un cognome nuovo. Quel docente entrò in classe, e appena varcò quella soglia tutti ci accorgemmo che non sarebbe stato come gli altri. Per lui avevamo un nome e non eravamo solo numeri di registro o cognomi privi di spessore e lui non restò per noi un cognome da aggiungere nella lista di chi andava via!

 

storia alcuni ragazzi due docenti

 

Per un anno intero abbiamo condiviso tutto, ed in un solo anno siamo cambiati e cresciuti in maniera indescrivibile! Quel docente ci ha ridato il futuro, ha avuto fiducia in noi e ci ha posto di fronte ai nostri sogni dandoci il coraggio di combattere sempre per realizzarli.

Ma, in quella scuola nuova per lui e troppo vecchia per noi, non era solo. Aveva accanto un’altra docente, nostra prof di italiano, vista da tutti come colei senza peli sulla lingua che non ha paura di dire ciò che non va, che non ha paura di far sentire la sua voce.

Negli anni però il suo unico problema è stato aver di fronte muri insuperabili. Si è scontrata troppe volte su ideologie arcaiche condivise dalla maggioranza, eppure ha sempre espresso il suo pensiero. Ora entrambi i prof non erano più soli, erano due voci fuori dal coro con una fondamentale caratteristica: il totale supporto degli studenti.

Con la loro forza unita alla nostra stanno cercando di cambiare, di rinnovare, di migliorare il sistema, attaccandolo dalle fondamenta. Tutte cose che sanno fare solo paura a chi non ha il coraggio di rischiare.

Quei due docenti ci hanno insegnato che il primo successo è il fallimento, che non si deve aver paura di rischiare e che si deve sempre avere il coraggio di affrontare gli ostacoli. Ci hanno insegnato quanto sia bello e fondamentale il lavoro di squadra, di quanto sia possibile crescere insieme e di cosa si può costruire con costanza, impegno, sudore, sacrifici e voglia di sognare!

Quei docenti ci hanno fatto capire che la scuola siamo noi. E tra interi giorni a lavorare, pizze, panini, chiamate continue, aiuti, consigli, pianti e sorrisi sono arrivati con noi a vivere obiettivi importanti, nonostante quest’anno il muro della buro-scuola ci sia crollato addosso ponendo tra di noi una distanza esclusivamente materiale.

Ecco, io volevo ringraziarli, perché grazie a loro ora ho occhi nuovi per poter guardare il mondo, perché grazie a loro sono cresciuta e cambiata! Grazie per la passione che avete nei vostri occhi ed in questo lavoro troppe volte sottovalutato! Grazie, perchè ci state insegnando una materia da pochi conosciuta, la vita!! Grazie Mimmo Aprile per essere entrato nella nostra vita ed averla totalmente cambiata. Per esserci accanto ogni istante con fiducia e orgoglio. Grazie Paola Lisimberti per essere la nostra ancora e per avere sulle sue spalle tutte le responsabilità in ogni situazione. Eh, complimenti, neo Digital Champion Italiani! Perché questo importante e meritato traguardo segna un passo fondamentale nella vostra crescita e di conseguenza nella nostra!

Vi voglio bene! Fiera ed orgogliosa di voi.

Arianna Moro, 17 anni, studentessa Liceo Scientifico “Ludovico Pepe”, Ostuni


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1 commento su “Faccio lo Scientifico e vi racconto la storia di alcuni ragazzi e due docenti”

  1. Queste cose accadono e sono possibili quando si svestono i panni “sacerdotali” e il rituale scolastico diventa altro: comunità d’apprendimento, in cui tutti la verticalità è sostituita dalla orizzontalità, la voglia di apprendere sostituisce l’ansia del voto.
    Nascono le competenze. E si cresce. Tutti insieme

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