Torino, Mette un Bonsai sulla Tomba del Figlio e Glielo Rubano. Disperata La Madre: “Era un Simbolo, Restituitelo”

Adriano Fasulo era morto il 19 luglio 2019 in un incidente, la Mamma Annagrazia racconta:“Mio figlio è morto un anno fa e da allora vado ogni giorno al cimitero di None per salutarlo e stare con lui anche alcune ore. Ma ieri hanno rubato il bonsai dalla sua tomba che per lui era un simbolo, un nostro segreto, portando via anche il biglietto con scritto ‘Mamma ti ama’“

Bonsai sulla Tomba del Figlio

Adriano Fasulo era morto a 21 anni il 18 luglio 2019 in un grave incidente stradale assieme all’amico Yuri Ferrari, il grande dolore della madre Annagrazia non trova ancora pace, poiché la tomba del figlio è stata profanata.

La donna infatti ha raccontato che il ragazzo quando era in vita, aveva un bonsai che curava in maniera minuziosa, Annagrazia quindi aveva deciso di metterglielo davanti alla lapide ma recentemente gli è stato rubato, allora ha deciso di realizzare un appello in onore di Adriano.

“Mio figlio è morto un anno fa e da allora vado ogni giorno al cimitero di None per salutarlo e stare con lui anche alcune ore. Gli canto le sue canzoni, gli parlo. Ma ieri hanno rubato il bonsai che per lui era un simbolo, un nostro segreto, portando via anche il biglietto con scritto ‘Mamma ti ama’ “.

Il giovane infatti aveva una grande passione per la cultura giapponese, adorava i manga e per lui l’alberello era un simbolo di questo fattore che per lui era molto importante.

“Non si sono fermati neanche davanti al dolore. Ieri hanno rubato l’alberello. Me ne sono accorta appena sono arrivata, ho notato che qualcosa non andava. Ho chiamato tutti i parenti e gli amici chiedendo loro se lo avessero portato via, ma niente. Ho anche controllato tutti i bidoni dell’immondizia del cimitero senza risultato.”

Annagrazia ha quindi deciso di acquistare un nuovo bonsai, con la speranza che non accada nulla di simile in futuro, lasciando sopra anche un biglietto su cui è scritto: “Se volete piante o fiori, non rubateli, chiedete e ve li compro”.

“Già la sofferenza di aver perso un figlio, investito sulla corsia di emergenza. Ora anche questo. Non faremo denuncia perché sappiamo che non ci sono le telecamere ma, da mamma, mi chiedo: come è possibile fare una cosa del genere? Magari per dei ragazzi era solo un gioco, ma come si fa a dormire sonni tranquilli sapendo di fare del male?”. Conclude sconfortata la mamma di Adriano.

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