Troppi Stimoli Sono Negativi Per La Psiche dei Bambini Perché Mandano il Loro Cervello in Tilt

Interessante il punto di vista del filosofo Umberto Galimberti sull’argomento di cui tanto si discute:

Psiche dei Bambini

I bambini di oggi sono sottoposti a troppi stimoli che la loro psiche infantile non è in grado di elaborare. Stimoli scolastici, stimoli televisivi, processi accelerati di adultismo, mille attività in cui sono impegnati, eserciti di baby-sitter a cui sono affidati, in un deserto di comunicazione dove passano solo ordini, insofferenza, poco ascolto, scarsissima attenzione a quel che nella loro interiorità vanno elaborando.

Quando gli stimoli sono eccessivi rispetto alla capacità di elaborarli – continua Galimberti – al bambino restano solo due possibilità: andare in angoscia o appiattire la propria psiche in modo che gli stimoli non abbiano più alcuna risonanza. In questo secondo caso siamo alla psicopatia, all’apatia della psiche che più non elabora e più non evolve, perché più non sente“.

Il rimedio per i bambini, secondo gli studi scientifici che si sono occupati di multitasking e di elaborazione di stimoli, sarebbe che è meglio “andare piano e lontano, ma soprattutto fare una cosa per volta” per aumentare l’efficacia cognitiva di ciascun bambino, nonchè eliminare smartphone, tablet e tv durante i pasti per dare maggiore spazio alla comunicazione.

Il problema sorge anche per noi adulti che dobbiamo fare i conti con i continui e tanti stimoli a cui siamo sottoposti ogni giorno, noi che per primi dovremmo imparare a fermarci e riscoprire la lentezza, dando così un esempio fattivo ai più piccoli che si può fare tutto con maggiore tranquillità e soprattutto una cosa per volta.

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