Era il 4 agosto 2017, e quel venerdì sera Nicola, mamma della piccola Sofia, aveva semplicemente deciso di passare una serata fuori e lasciare la sua piccola di appena 4 mesi col suo compagno e padre della bimba, Neil Smith, 33 anni.
Durante la serata Nicola aveva anche provato a fare una chiamata con FaceTime per vedere se la bimba stesse bene, ma dopo appena dieci minuti l’uomo l’aveva avvisata che Sofia aveva perso i sensi. Subito la mamma si era precipitata a casa ed aveva portato la piccola in ospedale.
Lì la bimba era entrata in coma ed era rimasta attaccata alle macchine del Children’s Hospital di Birmingham fino a novembre 2017, quando purtroppo è morta. Dall’autopsia è stato chiaro che aveva subito danni al cervello che le erano stati fatali.
Infatti, poichè Neil era disturbato dalla piccola Sofia mentre tentava di seguire la partita di calcio in tv, l’ha scossa in modo violento e scaraventata sul divano con forza.
E’ stato quindi dichiarato colpevole di omicidio dal tribunale di Birmingham, e dovrà scontare 13 anni di carcere. Lo stesso, a causa di un incidente sul lavoro in fabbrica, aveva subito ferite alla testa.
La mamma Nicola, ovviamente disperata, ha dichiarato: “Mia figlia era perfetta per me, la adoravo, e la amo ancora con tutta me stessa. Quando è nata è stato come se l’ultimo pezzo del puzzle fosse stato messo al suo posto. E quel giorno, il 4 agosto, è stato, e resterà, uno dei peggiori della mia vita“.