Il vincolo quinquennale è un problema irrisolto e i docenti vincolati, esasperati da una situazione assurda, scrivono una lettera a Papa Francesco, che ha espresso la sua vicinanza agli insegnanti fuori sede.
“Cogliamo l’occasione per chiedere umilmente e con la forza della disperazione un’intercessione da parte del Santo Padre ai nostri governanti, nelle persone del Ministro dell’Istruzione Dott. Patrizio Bianchi e del Presidente del Consiglio dei Ministri, Dott. Mario Draghi, affinché pongano mano alla risoluzione della nostra problematica” scrive la delegata dei docenti vincolati, Maria Santini.
“Siamo insegnanti mamme, mogli e figlie, immesse in ruolo nel settembre 2020 e inviate in sedi scolastiche lontane centinaia di chilometri dalla nostra residenza, dalle nostre famiglie, dai nostri affetti, da un assurdo algoritmo dei computer che, a causa della pandemia, ha regolato le immissioni in ruolo” prosegue.
“Quello che ci fa più male è che i posti di lavoro sono tanti e sono SOTTO CASA! La professione insegnante comporta la passione dell’educazione delle giovani generazioni, noi umilmente chiediamo l’intercessione del Santo Padre, per non essere messe in condizione di dover scegliere tra il lavoro (indispensabile) e le nostre famiglie (ancora più indispensabili) e poter così svolgere in nostro lavoro in serenità accanto ai nostri affetti“.
