In questi giorni, l’Amuchina e qualsiasi gel disinfettante sono diventati il bene più prezioso. Così preziosi che c’è chi ha messo in vendita un solo flacone anche alla “modestissima” cifra di duecento euro.
Comunque, sebbene l’Amuchina sia terminata in ogni dove, alla Camera dei deputati sono ugualmente riusciti ad acquistarla. Dato l’elevato numero di persone provenienti da qualsiasi parte dell’Italia, era praticamente necessario dover attrezzare, per lo meno i servizi igienici, di qualche gel disinfettante. La questione è nata dal fatto che numerosi parlamentari abbiano esposto le loro notevoli preoccupazioni nei confronti del virus e alcuni abbiano deciso di presentarsi alle sedute in Aula con la mascherina. Ma, in tutto ciò, il presidente della Camera Roberto Fico aveva dichiarato: “Siamo tutti tranquillissimi“.
Tuttavia, quanto richiesto dalla circolare firmata dalla Presidenza è stato fatto. Gli addetti hanno adeguatamente fornito i bagni della Camera di alcuni flaconi di Amuchina e di altri gel igienizzanti. Piccolo problema: dopo qualche ora, tutti gli esemplari sono completamente spariti. Al loro posto, sono rimasti solo degli opuscoli forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che spiegano come lavarsi correttamente le mani.
Addirittura, una disposizione della Presidenza della Camera ha anche imposto l’installazione di appositi scanner che misurano la temperatura corporea all’ingresso. In aggiunta, l’ordinanza ha vietato lo svolgimento di qualsiasi convegno, seminario, visita o evento aperto ai soggetti esterni. Quindi, hanno annullato anche le visite scolastiche, universitarie e le giornate di prevenzione. Per quanto riguarda le conferenze stampa, invece, sono consentite solo ai deputati e ai gruppi parlamentari e potranno accedervi esclusivamente, in numero limitato, i giornalisti accreditati dall’Associazione stampa parlamentare. Insomma, una serie di divieti e nuove disposizioni per evitare il contagio dal coronavirus, ma nei palazzi del poter si ruba ciò che serve maggiormente: l’Amuchina. Ora, è aperta la caccia al ladro (o ai ladri).
