A parlare è Ignazia, madre di Davide Trudu, un agricoltore di 30 anni morto il 17 maggio in un incidente con il trattore.
“Davide sarebbe felice di sapere che grazie a lui altre persone sono vive: era generoso. Io vorrei abbracciarli tutti un giorno perché so che mio figlio vive in ognuno di loro” Questo racconta Ignazia Sanna, ha perso il figlio il 17 maggio scorso mentre lavora come agricoltore in un incidente con il trattore. Era finito in coma irreversibile e i famigliari,colti da compassione e generosità hanno deciso di donare gli organi di Davide per salvare la vita a persone in grave difficoltà.
Dopo aver già salvato la vita a quattro persone con cuore, fegato e reni in questi giorni è toccato ai polmoni, donati ad un 18enne milanese in gravi condizioni affetto da coronavirus.
L’intervento è riuscito dopo 12 ore di lavoro da parte del personale medico, il ragazzo era ammalato da marzo e dopo il ricovero la situazione era andata peggiorando, il trapianto era ormai l’unica soluzione per salvarlo.
Ora mamma Ignazia e i familiari del giovane sono in contatto e non vedono l’ora di potersi incontrare per conoscersi.