Rivolta in Carcere, i Detenuti Protestano per Le Disposizioni contro il Coronavirus: Morti e Feriti

In 27 carceri italiane è scoppiata la rivolta, che sta già portando a morti e feriti. A partire da ieri sera, da Milano a Napoli, i detenuti stanno protestando per le nuove disposizioni emanate dall’amministrazione penitenziaria, finalizzate a contenere la diffusione del coronavirus. Infatti, se il virus dovesse arrivare anche all’interno del carcere, la situazione sarebbe piuttosto allarmante.

Per questo motivo, le autorità hanno deciso di sospendere momentaneamente i colloqui con i familiari. Si tratta, per l’appunto, di una decisione presa in via precauzionale e che si ripristinerà, una volta che non vi sarà più l’emergenza coronavirus. Tuttavia, i detenuti non l’hanno presa come una tutela nei confronti della loro salute. Al contrario, hanno ritenuto si sia trattato di un ennesimo diritto negato nei loro confronti.

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Hanno dunque iniziato la rivolta, dando l’avvio a degli scontri davvero violenti. Poi, hanno dato fuoco alle lenzuale e alla struttura, hanno sequestrato (e poi liberato) alcuni agenti penitenziari. Hanno distrutto gli ambulatori e sottratto il metadone. Sono saliti sui tetti. Hanno creato un’estrema confusione, in cui sono morti sei detenuti. Non si contano i feriti. Addirittura, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, dal carcere di Foggia sono riuscite a evadere sessanta persone. Hanno cominciato a chiedere l’indulto e maggiori garanzie per la diffusione del coronavirus. In alcune città, le proteste si sono spostate in strada, dove i familiari dei reclusi si stanno ribellando contro le autorità.

Sembrerebbe che i detenuti evasi siano stati già bloccati dalle forze dell’ordine, ma non è ancora certo. Gli agenti stanno infatti presidiando le mura esterne delle carceri, per evitare ulteriori episodi. La struttura di Modena ha subito così tanti danni che è stato necessario il trasferimento nella maggior parte dei detenuti in altre strutture.

Attualmente, le strutture penitenziarie maggiormente colpite dalla rivolta sono quelle di Napoli, Salerno, Foggia, Frosinone, Palermo, Alessandria, Lecce, Bari, Vercelli, Roma (carcere Rebibbia), Modena, Milano (San Vittore) e Pavia.

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