Compiti o Basta Compiti è la Domanda Sbagliata

La vera domanda che dovremmo porci è: “Cosa crediamo dovrebbe accadere dopo la fine della giornata scolastica per garantire che gli studenti ricordino quello che hanno imparato e siano spinti a volerne sapere di più?”

Qualsiasi risposta con la parola “compiti” nel proprio nome, come in “compiti a casa”, non è generalmente accolta con interesse o entusiasmo da parte degli studenti ( a parte “basta compiti” ).

Idealmente, vorremmo che i bambini capiscano che sono sempre studenti. A scuola, ci riferiamo a loro come “studenti”, ma al di fuori della scuola, i bambini, sono sempre studenti. Quindi non ha senso pubblicizzare una politica “niente compiti per casa” in una scuola. Si invia il messaggio sbagliato. La politica dovrebbe essere: “Nessuna perdita di tempo, nessuna ripetizione meccanica, nessuna attività ripetitiva verrà assegnata senza chiari scopi didattici o di apprendimento”.

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Una strategia realistica per i compiti a casa dovrebbe essere un tema centrale per la notte prima di tornare a scuola e per il primo colloquio con gli insegnanti dell’anno scolastico. Ma questa dovrebbe anche riflettere una politica scolastica ponderata e non semplicemente lasciar svolgere ad ogni singolo docente il proprio lavoro in base alla propria teoria sull’apprendimento degli studenti. Un altro vantaggio di questo approccio è quello di garantire che i singoli bambini non siano inavvertitamente sovraccarichi di richieste da parte degli insegnanti che non sanno ciò che altri insegnanti stanno richiedendo allo stesso studente. Si tratta di una preoccupazione particolare nelle scuole secondarie.

Attività Casalinghe che Contano di Più

I bambini dovrebbero essere incoraggiati a leggere, scrivere, fare calcoli, capire meglio il mondo che li circonda, in termini di educazione civica, di scienza e di arte e, naturalmente, sviluppare le proprie abilità umane – l’intelligenza emotiva. Questo incoraggiamento dovrebbe essere parte delle interazioni familiari di tutti i giorni al di fuori della scuola, e la scuola, dovrebbe fornire una guida per lo sviluppo a tutti i genitori nelle lingue appropriate per aiutarli a fare ciò. Per alcuni bambini, sarà necessaria una guida specializzata, e anche questa dovrebbe essere fornita ai genitori in maniera proattiva.

Alcuni genitori selezioneranno programmi mirati o esperienze di doposcuola per contribuire a promuovere l’apprendimento dei figli in uno o più settori di cui sopra. Per promuovere l’equità all’interno e tra le scuole, le comunità dovrebbero pensare a come svolgere questo tipo di esperienze per tutti i bambini nella maniera migliore possibile – senza spese sproporzionate o irrealistiche per le famiglie.

Naturalmente, alcuni insegnanti avranno idee creative specifiche su come l’apprendimento possa essere migliorato a casa, nel contesto di particolari unità di studio a scuola. Forse quello che ci serve è un nuovo modo di dire per descrivere tutto questo. Invece di “compiti a casa”, che ne pensi di “apprendimento continuo” o “attività di sviluppo in corso?”

I Genitori Giocano la Loro Parte

L’apprendimento degli studenti verrebbe notevolmente migliorato dalle scuole prendendo una posizione chiara in merito al sostegno di una buona genitorialità. Io e il mio collega Yoni Schwab abbiamo scritto a proposito dell’importanza dei genitori che devono concentrarsi sulla genitorialità come una priorità, e in secondo luogo lavorare sull’assistenza delle scuole con problematiche educative (Elias, M. J., and Schwab, Y., 2004).

Gli aspetti della buona genitorialità che potrebbero essere incoraggiati dalle scuole includono workshop, serate in famiglia e delle serie di discussioni sui metodi per promuovere:

•        Lo sviluppo socio-emotivo e della propria persona;

•        Genitori che spendono più tempo interagendo direttamente con i propri figli in modi divertenti;

•     Genitori che mostrano visibilmente quanto valore per loro abbia l’importanza dell’istruzione e della fatica;

•        Genitori che supervisionano l’uso e l’esposizione da parte dei propri figli verso i media elettronici;

•        L’ “apprendimento continuato” dei bambini in tante possibili opportunità durante i lavori di casa giornalieri.

Soprattutto, le scuole dovrebbero ricordare ai genitori di non perdere mai di vista la modellazione del valore delle relazioni intime, del supporto, della cura e del divertimento dei propri figli. Questo è il compito per casa più importante in assoluto.

Maurice Elias, insegnante

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5 commenti su “Compiti o Basta Compiti è la Domanda Sbagliata”

  1. L.apprendimento deve essere sempre collegato ad un’attività fisica, perchè non sarà mai la cultura a darci la felicità, ma solo la salute, fisica e mentale (e la seconda dipende strettamente dalla prima), e la salute è frutto di un’attività fisica corretta, intensa, costante, quotidiana. Di questo devono (pre)occuparsi insegnanti e genitori, se vogliono veramente il bene dei bambini a loro affidati !

  2. NO COMPITI per vacanze natalizie e pasquale, e molto meno per estate. Esempio dopo prima media mio figlio (con disgrafia) avevo 120 pag di literatura, 100 pag di grammatica, 140 esercizi di matematica piu altre materie. Adesso ragazzi hanno 25 esercizi di matematica, piu geometria, piu italiano, francese, scienze, inglese. Quando questi bambini, ragazzi possono tranquillo preparare per feste e dopo trovo tempo per famiglia, quando sempre si pensi compiti, compiti, compiti

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